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Che Italia fa (e farà). Solo un italiano su cinque crede a Conte e alla ripresa economica

Marco Rossi
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Il focus per gli italiani il 2019 è stato un anno di passaggio. Il Paese entra nel nuovo anno con un umore depresso, senza passione ma anche senza le punte di cattiveria degli anni scorsi. Questo in sintesi il senso di un sondaggio SWG effettuato per il Messaggero nei giorni scorsi messo a confronto con l' analoga ricerca del gennaio 2019. Che l'encefalogramma emotivo degli italiani sia più piatto oggi di quello di inizio anno è dimostrato da voci significative. L' attesa per una svolta (positiva o negativa, non importa) a gennaio era il primo sentimento italiani. A dicembre mantiene la stessa posizione in classifica ma con il 25% in meno di preferenze. Giù del 12,5% anche il sentimento di paura mentre sale di qualcosa la tristezza. Si dimezzano le già esigue risposte a favore della passione. Per approfondire leggi anche: Silvio Berluscon sempre più solo Un profilo sociale così scialbo deriva dalla sensazione che non ci siano segnali seri di ripresa economica alla quale crede solo il 26% del campione degli intervistati contro il 37% di un anno fa e il 43% del dicembre 2017. Gli italiani continuano a segnalare la propria sensazione di scivolamento verso i segmenti meno fortunati della società. Solo l' 11% dice di aver migliorato la propria posizione sociale nell' ultimo anno, il 47% si autofotografa nella stessa posizione ma il 42% sostiene che la sua condizione sociale è peggiorata.

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