Renzi, il sondaggione: tutti i numeri del futuro premier, pro e contro

Pagnoncelli traccia la "mappa" del gradimento del segretario: piace molto a Forza Italia, i grillini vorrebbero entrare nella squadra. E il Pd rischia di spaccarsi
di Giulio Bucchidomenica 23 febbraio 2014
Matteo Renzi

Matteo Renzi

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Avanti Renzi, anche se non era la strada migliore possibile. Lo rivela un sondaggio di Nando Pagnoncelli pubblicato dal Corriere della Sera e anticipato in parte a Ballarò, nella puntata speciale di domenica sera. Il 52% degli elettori esprime fiducia nel prossimo governo, "solido e in grado di realizzare le riforme necessarie", mentre il 41% si dice scettico. A trainare il gradimento dell'esecutivo che verrà è senz'altro lo stesso Matteo Renzi, che conta sul 60% di giudizi positivi. La nota da sottolineare è che a sostenere l'esecutivo con maggior entusiasmo sono gli elettori di Pd e Forza Italia, che sulla scia dell'accordo sull'Italicum appoggiano Renzi al 70 per cento. Tra i più critici, oltre ai simpatizzanti del Movimento 5 Stelle (52%, comunque meno del previsto) ci sono proprio gli elettori più vicini al Nuovo Centrodestra, partito che del governo farà parte a differenza di Forza Italia. Un corto circuito che probabilmente nasce dal giudizio critico sulla traumatica fine del governo Letta. Un esecutivo giudicato in generale male (il 52% lo bollava come "bloccato", solo il 38% lo apprezzava) ma che forse meritava un altro epilogo. I lati negativi - Qui ci si ricollega al destino del nuovo governo: la "staffetta" non piace, e comunque deve durare poco. Secondo il 37% si deve tornare a votare subito dopo l'approvazione della legge elettorale, il 12% con un più generico al più presto, anche con quel che resta del Porcellum. Il 19% avrebbe preferito un Letta-bis, con un mini-rimpasto sui ministri. Solo il 17% era favorevole a un governo Renzi con questa maggioranza. Le preoccupazioni maggiori riguardo all'esperimento? Non cambierà nulla per il 26%, è una decisione sbagliata che rischia di bruciare il nuovo leader uscito dalle primarie Pd (23%). Secondo il 15% è addirittura una decisione "incomprensibile" perché ha di fatto "sifudiciato" un esponente del proprio partito, Letta. Dubbi anche sulla composizione della squadra e della maggioranza: secondo il 25% dovrebbe riproporre lo schema del governo Letta, secondo il 26% dovrebbe includere Forza Italia (lo auspica il 64% degli elettori azzurri), il 24% vorrebbe che comprendesse il Movimento 5 Stelle (altra sorpresa, lo dice il 68% dei simpatizzanti grillini). Di sicuro, secondo gli intervistati il Pd uscirà male da questa manovra di Palazzo: secondo il 41% il partito sarà "indebolito e diviso", il 26% sostiene che non cambierà nulla mentre solo il 22% immagina un Pd più "rafforzato e unito".