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Silvio Berlusconi torna al centro: perché può essere fondamentale per il futuro di Giuseppe Conte (o Mario Draghi)

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Giuseppe Conte tira le somme su quanto fin qui fatto, ma con l'emergenza coronavirus in corso e la polemica sulle accuse rivolte in conferenza all'opposizione, non tiene di certo il coltello dalla parte del manico. Potrebbe bastare pochissimo per sottrargli la poltrona a Palazzo Chigi. E in tempi relativamente rapidi. Lo stesso Matteo Renzi, nelle sue conversazioni riservate e non, non fa segreto di avere a cuore l'interesse nazionale solo fino a maggio. E Conte lo sa bene, tanto che - come spiega Il Giornale - questa è una delle ragioni dell'affondo del premier a Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

 

 

Ai più infatti non sarà passato inosservato il fatto che il presidente del Consiglio, nel suo discorso di venerdì 10 aprile, si sia ben guardato dal criticare Silvio Berlusconi. Proprio sul numero uno di Forza Italia Conte fa affidamento. Se davvero Renzi arriverà allo strappo i voti degli azzurri possono far sì che Conte continui a vantare una maggioranza. O così o niente per il premier, visto e considerato che l'alternativa sarebbe un governo di unità nazionale. Alla guida non ci sarebbe Conte, ma Mario Draghi, l'uomo che unisce maggioranza e opposizione e che vede il Cav uno strenuo sostenitore. E forse, in verità, potrebbe essere proprio questo il vero obiettivo di Berlusconi. Conte fregato in ogni caso?

 

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