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Giuseppe Conte, l'indiscrezione di Dagospia: "Inadeguato per la fase 3", la data di scadenza dopo la missione europea

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A fine mese Giuseppe Conte annuncerà l’assenso al Mes senza condizionalità per le spese sanitarie e un accordo politico sui Recovery Fund, dopodiché verrà rimandato a settembre e quindi bocciato. Lo scrive Dagospia, secondo cui è opinione diffusa nei palazzi della politica - Quirinale compreso - che l’attuale governo sia del tutto inadeguato a gestire la fase 3, quella della ricostruzione. Se da una parte il potere di Conte si sta indebolendo, dall’altra tutti lo appoggiano: il motivo risiede nella fase 2, che è piena di insidie, talmente pericolosa che è meglio farla gestire all’avvocato del popolo, che appare ormai già compromesso.

Intanto le forze politiche lavorano ad un nuovo esecutivo con un premier esperto e una squadra di ministri competente, capace di gestire gli aiuti europei per la ricostruzione. Proprio la missione in seno alla Ue potrebbe essere l’ultima di Conte: il 6 maggio è previsto il consiglio europeo che avrà il compito di modificare il trattato al fine di concedere il Mes senza condizionalità, dopodiché entro giugno dovrebbe essere definito lo strumento del Recovery Fund. Si arriverebbe così a settembre, mese in cui l’Italia dovrà necessariamente entrare nel vivo del processo di ricostruzione: secondo Dagospia lo farà con un altro governo. 

 

 

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