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Luca Palamara, Sergio Mattarella e lo scioglimento del Csm: voci su una mossa che non ha precedenti

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Da quando la magistratura è stata travolta dallo scandalo delle chat che in tantissimi scambiavano con Luca Palamara - il pm romano indagato a Perugia - non passa giorno senza che qualcuno chieda l’intervento di Sergio Mattarella. Il quale resta silente, ma non è insensibile al “grido di dolore” che si leva dai cittadini per quanto sta accadendo. Lo scrive Marco Antonellis, che su Italia Oggi assicura che il presidente della Repubblica sta seguendo con “grande preoccupazione e attenzione” la bufera che sta investendo la giustizia.

 

 

Al Quirinale stanno leggendo accuratamente le pagine piene di intercettazioni, ma per ora Mattarella non si espone pubblicamente. Le ultime sue dichiarazioni sul caso Palamara risalgono ad un anno fa, quando definì “sconcertante e inaccettabile” il quadro emerso dall’inchiesta e disse che era arrivata l’ora di “voltare pagina” nel Csm. Ma da allora nulla è cambiato, anzi la situazione si è fatta ancora più ingarbugliata. Sono tante le pressioni per giungere ad uno scioglimento del Csm, ma secondo Italia Oggi si tratterebbe di una “extrema ratio”, di un’ipotesi che tra l’altro non si è mai verificata nella storia della Repubblica.

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