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Autostrade, i sospetti di Giuseppe Conte sui Benetton: "Sperano che cada il governo", revoca ancora sul tavolo

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A dispetto degli annunci trionfalistici delle scorse settimane, il capitolo Autostrade per l’Italia non è ancora stato chiuso in maniera definitiva. La holding dei Benetton, che detiene l’88% di Aspi, sta provando ad utilizzare tutte le armi a sua disposizione per ribaltare l’accordo siglato nel Consiglio dei ministri dello scorso 14 luglio. Stando alle indiscrezioni de La Stampa, Giuseppe Conte deve lavorare ancora molto per ottenere qualcosa di concreto in questa storia, al di là degli annunci: secondo Palazzo Chigi, Atalanta starebbe adottando una tecnica dilatoria nella speranza di vedere il governo cadere, evento che le consentirebbe di tenere in piedi la concessione.

 

 

Per La Stampa il premier era al corrente delle intenzioni dei Benetton, così come lo era la ministra De Micheli, che già il 31 luglio fiutava la fregatura: “In caso di mancato rispetto degli impegni negoziali è prevista la risoluzione del rapporto concessorio per grave inadempimento”. Pur senza utilizzare il termine revoca, è chiaro che quello si intende. La calma è durata fino all’inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio di Genova, che ha rimpiazzato il Morandi a quasi due anni dal tragico crollo che è costato la vita a 43 vittime. Adesso Atlantia prova a ridefinire l’accordo, mentre Conte non può far altro che ricordare che la revoca è ancora sul tavolo: dovrebbe bastare per far passare all’azienda la voglia di rimangiarsi i patti, anche se - secondo La Stampa - il premier e i ministri sono convinti che Atlantia stia cercando di guadagnare tempo, fino all’autunno, scommettendo sulla crisi politica che potrebbe far crollare il governo in caso di disfatta nelle elezioni regionali. 

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