Cerca
Logo
Cerca
+

Pierferdinando Casini attacca Giuseppe Conte: "Situazione esplosiva e non coinvolge l'opposizioni"

  • a
  • a
  • a


"E' una situazione esplosiva" e "non basta chiamare i leader del centrodestra cinque minuti prima di una conferenza stampa". E' critico  l'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un'intervista a il Messaggero. "Il premier sarà giudicato per come supera questa fase e per la capacità che avrà di coinvolgere l'opposizione", spiega Casini e aggiunge: "Chi ha più responsabilità ha più doveri. Riuscire in questo intento è più importante per lui che per Salvini e Meloni. Se, nei prossimi giorni, il governo e i partiti che lo sostengono non lasceranno cadere nel vuoto gli appelli all'unità nazionale del Capo dello Stato, l'opposizione farà fatica a dire di no".

Dunque secondo Casini il premier non troverà ostacoli nella gestione dell'emergenza Covid da parte dell'opposizione se tuttavia sarà fatto attraverso "un tavolo permanente tra maggioranza e opposizione. Si parla sempre della necessità di procedere assieme nei momenti di emergenza. Se non ora quando? - domanda il senatore centrista - Noi invece continuiamo a dare uno spettacolo pessimo, quello di uno sfogatoio in Parlamento e nei talk show, come se la prospettiva di guadagnare l'1% fosse più importante dell'impegno di salvare il Paese". A parere di Casini "gli unici che autenticamente parlano di rapporto tra maggioranza e opposizione sono Zingaretti, Renzi e Berlusconi. Gli altri fanno i pesci in barile". 

 

 

Di conseguenza, nell'attesa che dalle parole si passasse ai fatti, "i nodi sono venuti al pettine e naturalmente sono partite le manifestazioni di malumore delle categorie. Molti vanno capiti: se uno ha speso migliaia di euro per organizzare il ristorante garantendo il distanziamento sociale e oggi si trova a dover chiudere, è chiaro che non possono bastargli le promesse di indennizzo". Manifestazioni, secondo Casini, in cui"alle rimostranze dei lavoratori onesti si aggiungono le manifestazioni fomentate dalla criminalità (vedi la camorra a Napoli) o dai cosiddetti disoccupati organizzati, sempre sul piede di guerra quando c'è da soffiare sul disagio sociale. La situazione è esplosiva - ha concluso Casini - e a questo si somma una prospettiva devastante e cioè il rischio che di qui a poco i contagi raddoppino con la conseguenza che la pressione sul sistema sanitario diventi ingestibile".

Dai blog