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Pierferdinando Casini, lo sfogo: "Mario Draghi? Ha fregato tutti, posso solo andare in vacanza". Il Quirinale nel mirino

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Il governo di Mario Draghi ancora non è nato che già si pensa al "poi". Mancano ancora ministri, perimetro della maggioranza e un programma definito. Eppure, e questa è l'essenza della politica, si inizia già a ragionare sulle implicazioni della discesa in campo dell'ex governatore della Bce. E le conseguenze non riguardano soltanto i partiti e le influenze che avranno su di loro le posizioni assunte in questo momento. Le conseguenze, infatti, riguardano lo stesso Draghi, da tempo tirato per la giacchetta e "chiamato" in politica. Anche da presidente della Repubblica. Tanto che prima del passo in avanti verso Palazzo Chigi, era decisamente più quotata l'ipotesi di ascesa diretta al Quirinale che quella della premiership. Ma lo scenario, evidentemente, è cambiato.

 

Eppure, il Quirinale rimane sullo sfondo. Ed è proprio quella la "conseguenza" che riguarda Draghi: davvero ha accettato di diventare premier solo a patto che gli venga garantito il Colle nel 2022, quando Sergio Mattarella concluderà il settennato? La voce circola con insistenza. E la voce viene confermata da Pierferdinando Casini, il cui sfogo viene raccontato da Augusto Minzolini in un retroscena pubblicato su Il Giornale.

Scrive infatti Minzolini: "Lunedì sera, nello studio di Tg2 post, incontri un Pierferdinando Casini che si sente sollevato, come se si fosse tolto un chiodo fisso dalla mente. Ormai che debbo fare?! sospira Draghi ci ha fregati tutti: è chiaro che punta al Quirinale. A me non resta che andare in vacanza". Questo lo sfogo attribuito a Casini. "Il tutti - riprende Minzolini - si riferisce ai tanti concorrenti del principale Gran Prix che ogni sette anni si corre nel Palazzo e Casini, che si è iscritto alla gara da tempo, sa benissimo che Mario Draghi ora più che mai è il favorito".

 

Insomma, Casini - vecchia volpe della politica - avrebbe le idee chiarissime sui piani e sui progetti di mister Bce. Piani e progetti che è costretto ad incassare con un poco di rammarico, lui che - ambizioso per natura - mirava proprio alla corsa quirinalizia, dove stando a radio-Transatlantico avrebbe (o avrebbe avuto) qualche possibilità. Minzolini, nel suo articolo, fa poi sapere che a consolare Casini ci avrebbe pensato Matteo Renzi: "Fa lo scaramantico, poi si vedrà". Eppure, anche secondo Minzo, la pista-Colle per l'ex governatore è assai più che una possibilità: "Draghi, da sempre il favorito nelle quotazioni dei bookmakers, ora è entrato in pista", conclude sornione Minzolini.

 

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