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Rosy Bindi sfregia Silvio Berlusconi: "Sfruttiamolo ora che è un uomo fragile", con che faccia?

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Il governo di Mario Draghi certifica anche il ritorno di Silvio Berlusconi. E questo è proprio il motivo che ha spaccato il Movimento 5 Stelle, con una parte “dura e pura” di esso che non ha problemi a sedersi nuovamente al tavolo con Matteo Salvini ma che non riesce ad accettare la presenza del nemico numero uno per eccellenza, appunto il leader di Forza Italia. Il quale però sembra andare bene persino a Rosy Bindi, per un motivo ben preciso: “Paradossalmente un Berlusconi fragile come è adesso può rivelarsi persino utile, mentre quando era potente ha provocato grandi guai”. 

 

 

L’ex ministra lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata a La Stampa, nella quale ha analizzato la mancanza di ministri Pd e Leu di sesso femminile all’interno del governo Draghi: “Mi dispiace molto, ora immagino che ci sarà un bilanciamento con i viceministri e i sottosegretari nell’affidamento delle deleghe, ma è chiaro che è una grande ferita. Considerando che le forze che hanno dato vita al Pd sono quelle che tradizionalmente si sono battute per la parità, è chiaro che l’assenza di donne stride molto. Un po’ di responsabilità ce l’hanno anche le donne, un po’ più di solidarietà femminile non guasterebbe”. 

 

 

Tornando invece ai leader politici, la Bindi ha espresso la sua opinione anche su Giorgia Meloni, una donna che guida un partito e che ha scelto di rimanere fuori dal governo: “Il dubbio non è come mai sia fuori ma quanto sia autentica la conversione repentina di Matteo Salvini all’europeismo. Se però è autentica è benvenuta”. 

 

 

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