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L'aria che tira, Claudio Borghi contro lockdown e chiusure: "Se ci fosse ancora Conte saremmo in zona scarlatta"

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"Anche voi aperturisti ci stiamo abituando: ci risiamo?". Myrta Merlino incalza Claudio Borghi, ospite de L'aria che tira su La7, sul tema delle chiusure anti-contagio da Covid e del possibile lockdown. "Chiudono davvero nel weekend? La gente non ci capisce un piffero", aggiunge la Merlino.   

Borghi contro le chiusure e il lockdown, guarda il video su L'aria che tira

 

"Noi stiamo cercando il più possibile di cambiare la traiettoria - replica il deputato leghista -, nel nostro piccolo perché in Parlamento la Lega conta ancora per il 17% e non per il primo partito che è, stando a quello che indicano tutti i sondaggi. Se ci fosse ancora Giuseppe Conte, saremmo in zona scarlatta, non rossa. Sarebbe tutto chiuso. Si sta cercando di resistere a questa situazione, non perché vogliamo far morire la gente ma perché c'è un errore di fondo nell'impostazione del lockdown. Da pochi giorni è uscito uno studio del professor John Ioannidis dell'università di Stanford, uno dei più grandi epidemiologi del mondo, che dice che il lockdown non serve". 

"Sbagliamo quando pensiamo che se io chiudo un posto, la gente che lo frequenta svanisca", aggiunge Borghi. "Quindi lei pensa che sia una stupidaggine chiudere nei weekend come durante le feste di Natale?", chiede la Merlino. "Mi piacerebbe che i dati del Cts vengano portati in Parlamento e si decida in commissione, perché se una cosa impatta i destini dei cittadini dev'essere la politica a prendersi la responsabilità della decisione. E la mia idea è che le chiusure non servono, vorrei poterne parlare in Parlamento".

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