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Vincenzo De Luca sfida Mario Draghi sui vaccini: "Basta fasce d'età, chi vacciniamo per primi". Campania contro il governo

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La rivolta di Vincenzo De Luca, pronto a trasgredire le linee-guida che il premier Mario Draghi ha imposto alle regioni sui vaccini. "Se per aprile non arrivano in Campania i 200mila vaccini che ci hanno sottratto in tre mesi, prenderemo misure clamorose e intanto non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni - ha annunciato il governatore campano -. Non intendiamo più essere presi in giro". Intervenuto a Benevento all’inaugurazione dello "Spazio Lavoro", il Ras del Pd nel Sud Italia spiega di aver avuto un "lungo confronto telefonico" con il commissario Francesco Figliuolo: "Mi ha appena detto che intende rispettare questo obiettivo, bisogna superare questo scandalo della mancata distribuzione dei vaccini in Campania, è una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in Italia abbia meno vaccini di altre località. La Campania ha il 9,6% della popolazione italiana e riceve il 7,2% dei vaccini, siamo l’ultima rispetto alla popolazione. Questo è uno scandalo ed è evidente che questo determina un rallentamento".

La rottura con il governo potrebbe arrivare sulla vaccinazione per fasce d’età. "Lavoreremo su due piani e soprattutto sui settori economici, perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce d’età, quando avremo finito l’economia italiana sarà morta. Abbiamo deciso di privilegiare un comparto importante dell’economia campana che è quello turistico e non possiamo vaccinare ad agosto, altrimenti perdiamo un altro anno. Quindi procederemo come abbiamo deciso: priorità assoluta a ultra 80enni e fragili, ci saranno strutture della sanità dedicate a questo obiettivo. Ma ci sarà un’altra parte delle strutture che si impegnerà a vaccinare settori economici. Abbiamo bisogno di tutelare la salute ma anche di dare il pane alla gente. La nostra linea è diversa da quella che ha scelto il governo: tutela delle persone fragili, ma anche rilancio delle attività economiche".

In ballo, come noto, c'è anche il vaccino russo Sputnik, per cui la Regione Campania ha già firmato un pre-contratto per la fornitura di almeno 3 milioni di dosi, previo il via libera di Ema e Aifa al siero. "Dobbiamo superare lo scandalo che riguarda il letargo di Aifa - attacca De Luca -, quando ho fatto il contratto per acquistare lo Sputnik ho dovuto ascoltare una serie di bestialità anche da parte di colleghi presidenti di Regione. Adesso tutti rilevano che non abbiamo i vaccini. Che stiamo aspettando per fare la verifica dello Sputnik? Un mese fa, quando abbiamo firmato il contratto, apriti cielo, adesso leggiamo che la Baviera, la regione più ricca della Germania, fa il contratto per Sputnik e che la Germania apre la trattativa per 20 milioni di dosi di Sputnik. E l’Italia dorme in piedi. In Italia lo Stato non esiste e quando diciamo zona rossa è una presa in giro".

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