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Beppe Grillo contro Giuseppe Conte, Marcello Sorgi: Darghi o Mattarella? Così la rissa stravolge la corsa al Colle

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Come potrebbe cambiare la corsa al Quirinale nel caso in cui la rissa tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte rimanesse irrisolta, sancendo così la fine del progetto di rinascita del Movimento 5 Stelle? Marcello Sorgi ha provato a illustrare i possibili scenari, in attesa di vedere come andrà a finire la vicenda tra l’ex premier e il garante: tra i due sarebbe avvenuta una telefonata nelle ultime ore che avrebbe riaperto “spiragli”, anche se non tutti i nodi sarebbero ancora sciolti. 

 

 

Probabile però che si raggiunga un accordo, anche perché in caso contrario le conseguenze politiche per i 5 Stelle sarebbero devastanti, forse addirittura fatali. Nel frattempo Sorgi su La Stampa ha immaginato che tipo di effetti potrebbe avere la scissione sul voto per il Quirinale: “Sicuramente l’entrata in scena di un nuovo protagonista, come appunto Conte, non aiuterebbe a semplificare le trattative sulle due ipotesi in campo: la rielezione di Sergio Mattarella, o l’ascesa dello stesso Draghi al Colle”. 

 

 

Prima della caduta del governo, i 5 Stelle erano favorevoli a un secondo mandato per Mattarella, in modo da eleggere il nuovo Parlamento con un terzo di deputati e senatori in meno: in caso di indisponibilità del capo dello Stato, i nomi erano quelli dello stesso Conte o di Marta Cartabia. Poi però è arrivato Draghi: “Chissà cosa saranno diventati i 5 Stelle da qui a fine gennaio - ha chiosato Sorgi - la scadenza del settennato in cui i negoziati entreranno nella fase decisiva”. 

 

 

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