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Luigi Di Maio, lo scontro con Giuseppe Conte sulla giustizia: "Ma dove vuoi arrivare?", caos nel M5s

Conte e Di Maio

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Il contentino concesso a Giuseppe Conte e alle sue truppe a 5 Stelle sulla riforma della giustizia non ha sopito le tensioni interne al Movimento. In particolare tiene banco il dualismo tra il nuovo leader e l’ex Luigi Di Maio, con quest’ultimo che è stato accusato da alcune “fonti parlamentari” grilline di voler indebolire Conte, facendo arrivare ai giornali retroscena secondo cui nella mediazione sulla giustizia sarebbe stato decisivo l’intervento del ministro degli Esteri.

 

 

Il quale pare che abbia avuto un confronto piuttosto acceso con l’ex presidente del Consiglio, al termine del quale lo avrebbe convinto a rinunciare all’astensione in Consiglio dei ministri sulla riforma Cartabia. Stando a quanto riporta Il Giornale, nelle chat interne del Movimento sono in molti ad essere dalla parte Di Maio, con Conte e il suo staff che starebbero provando a delegittimare il ministro degli Esteri, percepito come un pericoloso competitor interno. L’ex premier pensava di avere più seguito tra i parlamentari, e invece secondo Il Giornale si è reso conto proprio durante il braccio di ferro sulla giustizia che il gruppo alla Camera è quasi tutto sotto il controllo di Di Maio.

 

 

“Così si è reso necessario un primo contrattacco - scrive Domenico Di Sanzo - con l’obiettivo di dipingere l’ex capo politico alla stregua di un sabotatore dell’unità del M5s. Un modo per trovare consensi nel mondo grillino”. A far storcere il naso a diversi parlamentari è la presunta lite che sarebbe avvenuta prima dell’accordo sulla giustizia, con Di Mario che avrebbe chiesto “dove vuoi arrivare Giuseppe?”. A giudicare da quanto svelato da fonti grilline a Il Giornale, molti sono però convinti che Conte voglia mettere in cattiva luce il ministro degli Esteri: “Siamo in molti a vergognarci degli attacchi di qualche misteriosa fonte rivolti a Di Maio e al suo staff”.

 

 

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