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Giuseppe Conte contro Luigi Di Maio, la fine del M5s parte dalla Campania: la guerra segreta che farà crollare tutto

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Lo sbarco di Giuseppe Conte in Campania può essere l'inizio di una guerra interna col ministro degli Esteri ed ex capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. L'ex premier oggi è nella Regione di Vincenzo De Luca per mettere un punto al dossier delle liste in vista delle amministrative del 3 e 4 ottobre. Prima tappa Napoli, dove ci sarebbe da tempo un certo astio con la corrente "dimaiana", molto forte e radicata nella città partenopea, sulla selezione dei candidati.

 

 

 

A creare scompiglio, come scrive il Giornale, è l’ipotesi di accogliere nelle liste grilline ex consiglieri e assessori provenienti dall’esperienza di Luigi de Magistris: una novità assoluta per le regole pentastellate. Sono due i nomi che stanno creando diversi mal di pancia all’interno del Movimento: Francesca Menna, assessore alle Pari opportunità della giunta De Magistris, e Ciro Borriello, assessore allo Sport. Conte, spalleggiato da Roberto Fico, avrebbero già dato l’ok alla candidatura dei due assessori nella lista grillina. Ma questa scelta non avrebbe fatto piacere alla compagine vicina a Di Maio, guidata dal consigliere regionale Valeria Ciarambino. Inoltre, la candidatura dei due assessori arancioni toglierebbe qualsiasi opportunità di elezione a candidati vicini al ministro degli Esteri. 

 

 

 

La seconda tappa di Conte in Campania, poi, è Salerno. Lì, al fianco dell’ex sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, parlamentare in contrasto negli ultimi mesi con Di Maio, sosterrà la candidatura a sindaco della grillina Elisabetta Barone. La visita del leader grillino a Salerno, però, rischia di essere un pericoloso autogol, come fa notare anche il quotidiano diretto da Augusto Minzolini. Da Napoli a Salerno, infatti, cambiano gli accordi col Pd. Mentre in una città sono alleati, nell'altra invece hanno due candidati diversi. Lo ha sottolineato pure il candidato sindaco del centrodestra a Napoli, Catello Maresca: "A Napoli amici, a Salerno nemici. Cade finalmente la maschera della coalizione caravanserraglio Pd-M5s, anche se ormai era davvero solo un segreto di Pulcinella".

 

 

 

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