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Eitan Biran, Dagospia contro Marta Cartabia: "Troppi impegni". Una bomba: pochi giorni prima del raid del nonno in Italia...

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Il caso di Eitan Biran, portato in Israele dal nonno materno e sottratto alla tutrice legale, sta facendo parecchio discutere. Come lui, rimasto solo dopo essere stato l'unico sopravvissuto alla strage della Funivia del Mottarone, sono tanti i bambini portati all'estero o sottratti ai genitori. Per loro - scrive Dagospia - l'associazione "Figli sottratti" avrebbe chiesto un incontro al ministro della Giustizia Marta Cartabia. "Il 2 settembre - si legge - (dieci giorni prima che scoppiasse il caso di Eitan) il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha rifiutato un incontro all'associazione che raccoglie i genitori che si sono visti portare via un figlio all'estero".

 

 

La motivazione citata da Dago è "il periodo ricco di impegni". E ancora, si legge, che "la Segreteria non ha neanche pensato di affidare l'incontro a un membro del gabinetto, a un collaboratore, che avrebbe potuto raccogliere le istanze dell'associazione". Poi il sito riporta per intera la replica che la Segreteria del Guardasigilli avrebbe inviato a Paolo Pozza, presidente dell'associazione: "Gentilissimo, pur prendendo atto della Sua richiesta, siamo spiacenti di comunicare che, visto il periodo particolarmente ricco di impegni, per la Signora Ministra al momento non è possibile fissare ulteriori impegni in agenda, pur considerando la delicatezza dei temi da Lei evidenziati. Un cordiale saluto". 

 

 

Nella missiva Pozza chiedeva un faccia a faccia sulle "possibili soluzioni per questo problema sociale che negli anni ha riguardato migliaia di bambini italiani che non sono più tornati a casa e che hanno perso qualsiasi contatto con il genitore italiano nonostante tutti gli sforzi fatti per rivedere i propri figli". 

 

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