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Roma, partita chiusa già con gli exit-poll: Roberto Gualtieri stacca Enrico Michetti

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Il ballottaggio del 17 e 18 ottobre per scegliere il nuovo sindaco di Roma tra il candidato del centrodestra Enrico Michetti e quello di centrosinistra Roberto Gualtieri vede sin dagli exit poll prevalere il secondo con una percentuale del 59.80 (Michetti ha ottenuto il 40.20 per cento secondo i dati forniti da Swg per la Maratona di Enrico Mentana). Un risultato su cui pesa anceh il crollo dell'affluenza nella Capitale, nel primo giorno di ballottaggio ha votato il 33,32 per cento (il risultato alle 23), 6 per cento in meno del primo turno. Qui i candidati aveva ottenuto rispettivamente il 30,14 per cento Michetti, il 27,03 Gualtieri, il 19,81 Carlo Calenda e il 19,09 la prima cittadina uscente Virginia Raggi

 

 

Cosa abbia votato la Raggi, nonostante l'ormai alleanza Movimento 5 Stelle-Pd, è un mistero. Ha invece espresso in pubblico la sua intenzione il leader di Azione: "Un leader politico non può predicare l’astensione, ne può tenere segreto il suo voto. Non faremo alleanze, non parteciperemo alla giunta e saremo all’opposizione. La mia valutazione sul Pd romano rimane la stessa, ma Michetti a fare il sindaco anche no. Per questo non posso che votare Roberto Gualtieri. Non lo avrei fatto senza la garanzia che non ci saranno 5S in giunta".

 

 

Quello di oggi è il sesto ballottaggio da quando è stata introdotta l'elezione diretta del sindaco a Roma. L'unica volta che un candidato ha ribaltato il risultato del primo turno è stato Gianni Alemanno nel lontano 2008, in sfida aperta contro l'avversario Francesco Rutelli. Non era mai capitato però un primo turno così frammentato con quattro candidati così competitivi come accaduto con queste elezioni comunali.

 

 

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