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Giuseppe Conte premier? Con lui a Palazzo Chigi "rubati" 15 miliardi: il conteggio delle truffe

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Luigi Merano
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Nei mesi più bui della pandemia - quando eravamo tutti chiusi in casa terrorizzati dall'incubo Coronavirus - c'è stato chi non s' è lasciato intimorire neppure dal virus ed è comunque riuscito (e sono stati parecchi) a frondare lo Stato. La conferma arriva dall'ultimo rapporto della Guardia di Finanza su sprechi e truffe nella spesa pubblica, anticipato ieri dal Corriere della Sera, che porta alla luce cifre veramente da capogiro. 

 

IL RAPPORTO DELLA GDF
L'ammontare complessivo delle truffe ai danni dello Stato è stato di 15 miliardi di euro, di cui 8 miliardi è il danno erariale causato dai dipendenti della Pubblica amministrazione. Negli ultimi 18 mesi- ossia dal gennaio 2020 fino all'agosto del 2021 - le Fiamme Gialle hanno eseguito 65.600mila interventi e 12mila fascicoli sono stati aperti per delega dei magistrati penali, circa 1.700 per la Corte dei Conti. Secondo il generale di Brigata del Comando generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Arbore, sia il Reddito di cittadinanza sia le misure previste dai decreti "Sostegni" e "Ristori" approvati dal governo Conte hanno notevolmente ampliato la platea di potenziali richiedenti di risorse pubbliche. 

E così, in pieno Covid, le "truffe dei furbetti" hanno avuto inizio, o meglio sono aumentate ancor di più rispetto a prima dell'inizio dell'emergenza sanitaria: migliaia sono stati infatti i cittadini che hanno richiesto, pur non avendone titolo e fingendosi quindi poveri, il Reddito di cittadinanza (per un totale di 217 milioni di euro) e di questi già 127 milioni sono stati quelli che li hanno indebitamente percepiti, c'è poi chi s' è finto falso invalido o chi invece ha incassato la pensione di parenti defunti. C'è chi poi ha approfittato senza diritto dei "buoni spesa«", dei "sostegni alle localizioni"e persino del "buono baby sitting". Nella lunghissima lista dei furbetti dei soldi pubblici c'è spazio anche per diversi medici che risultavano in servizio in corsia mentre, in realtà, svolgevano arrività privata nei Poliambulatori frodando così soldi alle Asl. E come non parlare dei funzionari pubblici "infedeli", coloro che prendevano tangenti per agevolare le imprese nell'aggiudicazione degli appalti. 

 

NESSUN CONTROLLO
Quello che forse manca nell'interesante ed approfondito articolo del Corriere è il fatto non si sia colto l'aspetto politico della vicenda. All'epoca dei fatti, a Palazzo Chigi, c'era Giuseppe Conte sostenuto da un governo giallorosso che non ha controllato nulla di ciò che stava accadendo sotto i loro occhi. Nulla è stato fatto né da parte del M5S né da parte del Pd. Per mesi e mesi, ad esempio, le centinaia di migliaia di lavoratori italiani che sono rimasti a casa causa Coronavirus, non hanno ricevuto la Cassa Integrazione Covid che gli era dovuta e che sarebbe dovuta essere erogata in tempi rapidi proprio perchè le aziende e la maggior parte delle attività erano state costrette a chiudere. 

 

In più i "Sostegni" e i "Ristori" approvati per decreto sono arrivati col contagocce e dopo mesi di assurda attesa. Tutto ciò veniva denunciato quotidianamente sia dai media sia dai diretti interessati senza che l'esecutivo facesse qualcosa per risolvere la situazione. Nel mentre, ogni giorno, la GdF scopriva in ogni parte d'Italia intestatari di ville e auto di lusso, evasori fiscali, mafiosi e persino condannati in via definitiva che percepivano, senza titolo, il Reddito di cittadinanza. Fatti che facevano gridare tutti allo scandalo, eccezion fatta per chi era al governo.

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