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Giorgia Meloni contro Roberto Speranza: "Super green pass, un fallimento. Le dimissioni un atto dovuto"

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A pochi giorni, anzi quasi poche ore, dal Natale si torna a parlare di chiusure, restrizioni, mascherine all'aperto, obbligo di tamponi anche per vaccinati che vogliono accedere ai grandi eventi. Insomma, si torna a parlare in modo netto, chiaro e decisamente inquietante di nuove serrate.

 

Le polemiche, in queste ore, fioccano: in molti infatti criticano in modo aspro la nuova eventuale serrata, il passo indietro. E non sono soltanto critiche politiche, ma anche "scientifiche": parecchi tra i virologi e gli esperti hanno preso posizione contro il nuovo eventuale pacchetto di provvedimenti che potrebbe essere approvato il 23 dicembre, tra cabina di regia e CdM. Si pensi a Matteo Bassetti, molto critico sul tampone obbligatorio per grandi eventi, poiché sarebbe una misura che minerebbe la fiducia nella campagna vaccinale. E ancora, Antonella Viola contraria al tampone per chi rientra da Paesi Ue, misura già approvata.

 

Ed ecco che in questo contesto piove anche l'attacco di Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia, un attacco "personalizzato": nel mirino infatti c'è Roberto Speranza, il ministro della Salute "highlander", sopravvissuto a tutto, ancora al suo posto nonostante inchieste e disastri.

Su Twitter, la Meloni passa all'attacco: "Nonostante il Green Pass e il Super Green Pass, tornano le restrizioni e le limitazioni durante le festività. Il fallimento di Speranza è ufficiale: chiederne le dimissioni è un atto dovuto", conclude la Meloni aggiungendo un hashtag che ha bisogno di ben poche spiegazioni, #SperanzaDimettiti.

 

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