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Silvio Berlusconi "ottimista per il Quirinale". Indiscreto: "Sta telefonando lui". Sgarbi smentito e "licenziato"?

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Va avanti da solo, Silvio Berlusconi. L'Operazione Scoiattolo non si ferma, ma non sarà Vittorio Sgarbi a condurre la campagna telefonica per trovare i voti necessari per far salire il Cav al Quirinale. "Non ho deciso, ma sono molto ottimista - si espone il leader di Forza Italia, a sorpresa, a colloquio con diversi parlamentari azzurri -. Non deluderò chi mi ha dato fiducia". La giornata frenetica e turbolenta ad Arcore si conclude, dunque, con un nuovo colpo di scena: la riserva non è stata ancora sciolta, e la decisione finale arriverà tra mercoledì e giovedì, ma diversi esponenti forzisti hanno raccontato che il Cavaliere ha ripreso a fare di persona una serie di telefonate ai parlamentari per capire la loro disponibilità di fronte ad una sua candidatura. L'ex premier avrebbe sentito anche i governatori di Forza Italia.

 

 



Nel primo pomeriggio era esplosa la bomba. Sgarbi, che negli ultimi giorni aveva telefonato a decine di parlamentari "incerti" mettendoli in contatto con Berlusconi, aveva dichiarato a Un giorno da pecora su Rai Radio1 che l'operazione "si è fermata oggettivamente” e che Berlusconi "ieri era abbastanza triste". "Ci devono essere delle inquietudini di natura psicologica, non degli elettori, ma nel candidato perché è rimasto a Milano. Credo che questa pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via d’uscita onorevole, con un nome che sia gradito a lui, forse Mattarella". 

 

 

 



"Il centrodestra parte da 450 voti, ne servono 505 - ha riassunto Sgarbi - allo stato attuale dobbiamo contare la defezione di 10 o 20 per malattia, 10 o 20 perché sono no vax e non possono raggiungere Roma, altri 20 franchi tiratori". Quindi il Cav partirebbe da 390 voti sicuri: "Ha bisogno di più di cento voti e dove li trova? Non ci sono. Io posso fare una ricerca sul piano della speranza, ma la situazione è complicata. Sono convinto che è sul punto di cedere. Quando capirà che non c’è spazio può garantirsi un’ultima via di uscita". "Sgarbi non è il portavoce di Berlusconi", l'aveva smentito Antonio Tajani, numero due di Forza Italia. E forse, da ora, nemmeno più (l'unico) telefonista.

 

 

 

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