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Giulio Tremonti archivia Mario Draghi: "In un anno di governo non ha concluso niente". Ecco tutti gli esempi

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“Nessuna riforma conclusa dopo un anno di governo”. Giulio Tremonti ha criticato l’operato di Mario Draghi e del suo governo, indicando al giornalista de La Stampa che lo ha intervistato tutti i documenti che costituiscono il Pnrr su un tavolo del suo ufficio. “Migliaia di pagine - ha dichiarato - 32 centimetri verticali di formule matematiche e giuridiche”.

 

 

Secondo l’ex vicepremier e ministro dell’Economia il governo è uscito indebolito dalla rielezione del presidente Sergio Mattarella e ciò si riflette anche sulle riforme: “Dopo il Quirinale, chissà perché, è cambiato tutto. Dico che da una fase di finanza espansiva e di condivisione con il Parlamento siamo passati a una fase di irrigidimento”. E sono proprio le divergenze tra esecutivo e maggioranza che stanno mettendo a rischio le riforme: secondo Tremonti, per ora il premier Draghi ha avuto successo solo sulla campagna vaccinale, che comunque era una delle priorità del suo governo.

 

“Per il resto, a oggi non è facile incontrare per strada una riforma: dopo un anno è tutto work in progress - ha spiegato Tremonti

- la riforma fiscale è una delega estremamente generica e in parte contraddittoria; il catasto è stato rinviato al 2026; la giustizia incrocia i referendum, quindi mi sembra un'area attraversata da notevoli complessità”. E il decreto bollette? “Era fondamentale, però dopo tre provvedimenti consecutivi in un mese e mezzo, noto un'azione da parte del governo caotica, e credo non sufficiente. Comunque è evidente la nuova linea sui conti pubblici, è finito il periodo d'oro degli scostamenti di bilancio”.

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