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Giorgia Meloni rimette le cose a posto con Enrico Letta: "Ma quale feeling? Tra avversari...", asfaltato

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Prime frizioni tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta. Nonostante le idee diametralmente opposte, la leader di Fratelli d'Italia e il segretario del Partito democratico non hanno mai nascosto una certa stima reciproca. Ammirazione che però sulla guerra in Ucraina sembra vacillare. L'unico punto in comune? L'idea che cittadini ed esercito di Volodymyr Zelensky debbano continuare a combattere l'avanzata russa. 

 

 

"È surreale affermare che gli ucraini si debbano arrendere - diceva lei mentre Letta annuiva -. In gioco c'è il ruolo e i valori stessi dell'Occidente. Se l'Ucraina capitolasse, per l'Occidente sarebbe un domino". Questa volta però, insieme per un confronto durante la presentazione della ricerca Freedoms at risk, ospitata dalla fondazione FareFuturo, i leader dei due primi partiti italiani non possono che scontarsi. Se infatti il dem sostiene lo stop all'acquisto di gas dalla Russia, la Meloni si dice contraria: "Senza l'energia le nostre industrie rischiano seriamente, sarebbe un suicidio".

 

 

Ma non è tutto, perché Letta rincara la dose (senza mai alzare i toni), ricordando l'alleanza di FdI con Viktor Orban, che domenica scorsa ha vinto le elezioni in Ungheria: "Una iattura per l'integrazione europea", la definisce per poi aggiungere che i complimenti per la vittoria elettorale sono arrivati "solo da tre leader: Putin, Salvini e Meloni". Accuse alle quali la Meloni non risponde se non con una stoccata finale rivolta proprio al suo interlocutore: "Nessun feeling, il confronto tra avversari è normale". Insomma, la leader di FdI vuole prendere le distanze e più schietta di così non poteva essere.

 

 

 

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