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La sinistra già comincia a urlare contro il pericolo "fascista"

Francesco Storace
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Fanpage, Formigli, la Gruber. E poi tanti altri, stanno già lì, pronti a urlare al pericolo fascista. In campagna elettorale non c'è solo la par condicio per far finta di essere pluralisti. Ma torna a pieni polmoni il mestiere dell'antifascista che individua il nemico in una mano, una voce, un monumento e magari una lacrimuccia sentimentale. Si cimenteranno nell'impresa politici, giornalisti, sindacalisti, e persino migranti che non fanno mai brutta figura nei cortei rossi. Signori prepariamoci, perché stavolta a sinistra hanno davvero paura di dover abbandonare il potere e strilleranno dalla mattina alla sera «contro le destre». E, come fanno da decenni, contro il fascismo alle porte della Nazione. È opportuno seguire quindi alcune regole fondamentali per non farsi fregare dagli invasati che anziché parlare del domani dell'Italia puntano ad intrappolare gli elettori sul passato. Serve un vademecum di orientamento, un decalogo di buoni consigli per tentare di non farsi fregare dai soliti imbonitori di sempre...

1. Attenzione massima all'abbigliamento. È la prima cosa che balza davanti agli occhi e guai a cercare l'eleganza. Avete presente quando vi suggeriscono di vestirsi "di nero che sfina"? Occhio, che è una trappola. Meglio, molto meglio indossare una camicia al massimo di colore celeste. Il blu scuro si confonde proprio con il nero e vi arrestano.
2. L'apologia è in agguato. Sempre. Anche qui non bisogna distrarsi quando incontrate un amico, un parente, la bandiera. Niente mano aperta, che sembra il saluto romano. Fingete di avere paura del Covid e salutate col pugnetto su quello altrui. Meglio gli antivirali che la galera.
3. Da tutto il mondo gruppi di turisti, urbanisti, architetti, visitano l'Eur a Roma. Allontanatevi al loro passaggio. Quei monumenti sono sospetti. E in fondo la galera è decisamente più brutta. E non solo dal punto di vista urbanistico.
4. Se durante l'estate vi trovate in Sicilia, non fiatate nel momento in cui qualcuno dovesse parlarvi di mafia e prefetto Mori. Fategli un gesto, "non sento", ed evitate che Biden vi mandi la Cia a casa per vilipendio dell'America 1943.
5. Se incontrate studenti non azzardatevi a richiamare la scuola di Giovanni Gentile, paragonandola con quella a rotelle di Lucia Azzolina del tempo recente che fu. Vi negherebbero anche l'asilo (politico).
6. Ulteriore avvertenza. Ogni volta che vi imbattete in uno straniero, magari di colore, non abbiate mai il dubbio che sia un clandestino. E poi si dice migrante. Se sbagliate rischiate una settimana di vacanza con Mimmo Lucano.
7. A Messa potrete andarci, ma avendo buona cura di non definirvi mai cattolici di destra. In questo caso la certezza che vi garantiamo è di essere spediti in Moschea ad apprendere la fede vera.
8. Potrebbe capirvi persino di imbattervi in leader stranieri. Se riconoscete in Italia tipacci come Viktor Orban o Marine Le Pen fuggite. Non sono graditi a chi vuole comandare a prescindere dal consenso, vi danno la carta del Monopoli che vi sbatte in prigione.
9. Vi potrebbe capitare di pronunciare in pubblico - mentre si discute della politica odierna - il classico "quando c'era lui, signora mia". Significa prepararsi a costituirsi.

10.Infine, ricordate la cosa più importante, è decisiva. Non rubate. Possono farlo legalmente solo gli antifascisti. E infine buona e serena campagna elettorale. Ritagliate e conservate questo vademecum e scrivete a mano il numero dell'avvocato, che serve sempre al primo disturbo che vi provocheranno i sinistri alla ricerca del nemico. È la solita storia che va avanti da decenni. Spiegatela anche ai più giovani che tenteranno di impressionare e spiegate loro che si tratta di un film logoro che ogni tanto - ogni campagna elettorale - tirano fuori dall'archivio. Stavolta con un po' più di cattiveria perché la riduzione dei seggi a disposizione dei parlamentari provocherà qualche ferita in più. Tanto, quando andrete al seggio, come si diceva un tempo, Dio ti vede e Letta no. Quindi ve ne fregherete (sì anche questo è un rischio apologetico ma nella vita si deve anche osare) e voterete come vi pare. 

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