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Centrodestra, "il 67% non vuole nessuno dei tre premier": un sondaggio esplosivo

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I sondaggi sono già il sale di questa campagna elettorale. Sono gli indicatori principali a cui i partiti fanno riferimento per ottenere indicazioni sulle mosse da fare in vista della resa ei conti finale del 25 di settembre. Ma attenzione, oltre alla crescita di Fratelli d'Italia che si gioca la leadership del centrodestra e il posizionamento del Pd che non ha ancora capito cosa vuol fare da grande (se un'ammucchiata verso il centro o verso i comunisti), c'è un nuovo indicatore che rileva qual è l’opinione degli elettori di centrodestra sul prossimo premier. E qui arriva una sorpresa non da poco.

 

 

 

A rivelarla è Ezio Risso dell'Ipsos e docente alla Sapienza di Roma. In un'intervista a ilSussidiario mette in chiaro un punto fondamentale: a quanto pare il 67 per cento degli elettori moderati vuole un premier esterno alla coalizione. Ovvero una personalità terza rispetto ai tre leader del centrodestra. "Il 67% dell’elettorato di centrodestra preferirebbe come presidente del Consiglio una personalità terza, non uno dei tre leader di partito, Meloni, Salvini o Berlusconi.

 

 

Quindi una figura della società civile, oppure una personalità proveniente da un’esperienza di governo locale, comunale o regionale", spiega Risso. A questo punto lo stesso analista spiega quali sono i motivi dietro questa scelta dell'elettorato moderato: "Gli elettori di centrodestra sono convinti che il leader di uno dei tre partiti, facendo il premier, alimenterebbe una competizione permanente all’interno della compagine di governo. Non solo. È aumentata la consapevolezza che il grande difetto delle persone che vengono da esperienze diverse dalla politica è quello di sentirsi investite di una missione che non gli compete. La politica è fatta di mediazione". Poi rivela qual è l'arma finale del centrodestra per battere davvero il centrosinistra alle urne: "Direi due elementi. Il primo sono le divisioni nel centrosinistra: più sarà diviso sui temi e tra i leader, più sarà facile per il centrodestra vincere nei collegi uninominali". Infine i numeri che non mentono sulle intezioni di voto per gli elettori del centrodestra: "FdI oscilla tra il 22 e il 23%, la Lega tra il 13 e il 14%, FI tra il 9 e il 10%. Dati ovviamente soggetti a continue oscillazioni". Insomma la vittoria è a un passo. Basta solo non commettere errori. 

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