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Pd, Monica Cirinnà vuota il sacco: "Ecco cosa voleva darmi Letta"

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Il Pd è seriamente nei guai. La notte più lunga per i dem si è trasformata in una rissa senza esclusione di colpi- Esclusioni, virologi candidati e comunicati al veleno. Tra i big esclusi come abbiamo già anticipato c'è Monica Cirinnà. Dopo l'esperienza da senatrice e l'attivismo per i diritti Lgbt, la sua esperienza in Parlamento pare si sia conclusa. Letta voleva spedirla in una sfida senza speranze e la Cirinnà ha rifiutato la candidatura. A rivelare il retroscena è proprio lei che in nottata ha deciso di raccontare tutto: "La mia avventura finisce qui: comunicherò la mia non accettazione della candidatura.

 

 

 

Mi hanno proposto un collegio elettorale perdente in due sondaggi, sono territori inidonei ai miei temi e con un forte radicamento della destra. Evidentemente per il Pd si può andare in Parlamento senza di me, è una scelta legittima. Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori".

 

 

 

 

Parole pesantissime che aprono il fronte interno nel Pd. Da qualche settimana gira voce che in caso di flop al voto (ipotesi altamente probabile, sondaggi alla mano) Letta potrebbe subire una "defenstrazione" con un avvicendamento alla guida della segreteria. Orlando e Bonaccini già scalpitano. Le scelte per le liste sicuramente lasceranno un lungo strascico di polemiche che potrebbero travolgere lo stesso segretario in una guerra intestina pericolosissima. 

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