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Omnibus, Di Maio umiliato in diretta tv: "È invidioso di Giuseppe Conte?"

Claudio Brigliadori
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Si fa un gran parlare di "campagna d'odio". Quello di Luigi Di Maio, nei confronti di Giuseppe Conte e Matteo Salvini, se non è odio perlomeno è un bel rancore. Intervistato da Alessandra Sardoni a Omnibus, su La7, il ministro degli Esteri reduce dalla scissione dal Movimento 5 Stelle e dalla creazione del suo partitino Impegno civico, srotola un listone di recriminazioni e accuse che lascia sbalorditi perfino gli altri ospiti.

 

 

 

Particolarmente avvelenato sul Dl Aiuti, in pieno stallo: «Sono molto preoccupato, è un decreto da 17 miliardi di euro che incide sui costi della benzina, sui costi dell'energia- ricorda Di Maio -. Lo stanno bloccando in Parlamento, lo sta bloccando principalmente il Movimento 5 Stelle ed è fuori dalla grazia di Dio. Situazione incagliata? Quando si gioca sempre al rialzo, quello che succederà è che perderemo gli aiuti per gli italiani, se Conte non si ferma». A questo punto Merlo del Foglio gli chiede, a bruciapelo: «Di fronte alle contraddizioni che lei ha descritto, come si spiega il successo apparente, visti i sondaggi, di Conte? La sorprende? È invidioso?». E il ministro non fa una piega: «Io penso che sondaggi in cui il 40% degli intervistati dice di non sapere per chi votare o se andare a votare, sono sondaggi fatti apposta per essere smentiti». 

 

 

 

Quindi le bordate sul centrodestra: «Il voto utile per fermare l'immagine internazionale di Berlusconi alla presidenza del Senato e Salvini di nuovo al Ministero dell'Interno è solo per questa coalizione, l'unica che esiste oltre al centrodestra». Ma è Giuseppe l'incubo di Di Maio, peggiore pure del Papeete: «Conte aveva in maniera minuziosa pianificato la caduta di Draghi, ha fatto tutto per invidia personale, perché non gli andava bene che Draghi l'avesse sostituito a Palazzo Chigi». 

 

 

 

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