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Ezio Mauro contro Lega e FdI: "Ci sveglieremo ancora occidentali?"

Ezio Mauro

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È un’Europa spaccata in due quella che vede Ezio Mauro. una è quella "di tradizione liberal-democratica", l'altra "di sperimentazione neo-autoritaria". Un modello, scrive in un editoriale su La Repubblica, che "è stato battezzato quattro anni fa da Vladimir Putin" il quale "ha teorizzato che la democrazia non deve per forza essere liberale". "Il canone putiniano", prosegue Mauro. "convince il presidente turco Erdogan, autocrate membro della Nato, e il primo ministro ungherese Orbán, leader illiberale di un Paese che fa parte della Ue. Dunque il modello neo-autoritario di Mosca contagia l'Europa, e sbarca in Occidente". E il timore dell'editorialista, ovviamente, è che la Meloni possa trasformarsi in Orban trascinando l'Italia fuori dall'Occidente. 

 

 

Ragiona Mauro: "Logorata dalle tre crisi finanziaria, sanitaria, della rappresentanza, la democrazia non gode di buona salute". Così può trovare spazio "una predicazione populista che scarica tutte le colpe della crisi sulla democrazia, denunciandola come una creatura del Novecento adatta solo ai periodi di redistribuzione, troppo gravata dal groviglio di regole che la appesantiscono e troppo debole per fronteggiare l'emergenza. Meglio puntare su un'identificazione totale tra il leader e il popolo".

 

 


Ora, il timore di Ezio Mauro, è che se "Lega e Fratelli d'Italia, che hanno votato contro il giudizio sull'Ungheria" del parlamento europeo "vincessero le elezioni, nei vertici europei questa sarebbe la posizione dell'Italia, capovolgendo la tradizione". Insomma, "l'estrema destra italiana si dimostra più vicina a Budapest che a Bruxelles, esposta alla tentazione putiniana con Salvini, orbaniana con Meloni, col rischio di trascinare un Paese fondatore della Ue come l'Italia ai margini dell'Unione, e di spostare il principio di contraddizione europeo a casa nostra". Conclude Mauro: "Meloni è atlantista, a differenza di Salvini: ma entrambi possono dire di essere occidentali?", "Resta dunque un dubbio, capitale: il giorno dopo il voto, se vince questa destra, ci sveglieremo ancora occidentali?". 

 

 

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