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Gianfranco Fini, le parole sulla Meloni (e quelle voci che girano su di lui)

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Gianfranco Fini resta nell'ombra. Lui, sigaretta in mano e occhiali da sole, da lontano scruta l'orizzonte di questa destra che pian piano ha ritrovato la forza di tornare al governo e dal portone principale di palazzo Chigi. La sua caduta per lo scandalo della casa di Montecarlo e anche la sbandata verso il centro-sinistra con Futuro e Libertà hanno macchiato in modo irrimediabile la sua ascesa politica. Lui, una volta chiamato "il delfino del Cav" si è ritrovato con una destra in frantumi tra le mani dopo la svolta coraggiosa di Fiuggi che lo aveva portato con An prima e col Pdl poi al governo e allo scranno più alto di Montecitorio. Da quel momento, da quel buio improvviso con lo sfaldamento di Alleanza Nazionale, Fini è sparito. Non una parola. E così avrebbe voluto fare anche ieri, come racconta la Stampa.

 

 

Il suo silenzio è stato interrotto da una dichiarazione alla stampa estera proprio sugli attacchi portati avanti dalla sinistra contro Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni in questa campagna elettorale.

 

 

Fini ha usato poche parole ma significative: "Meloni e i Fratelli d'Italia sono perfettamente in scia e coerenti con la svolta di Fiuggi che trasformò l'Msi in An". Poi ancora una volta nell'ombra. Ma di certo questa sua uscita potrebbe risvegliare in lui la voglia di posizionarsi dietro le quinte di questa destra ora che è scattata l'ora x per il ritorno al governo. Fu lui a lanciare Giorgia Meloni, una intuizione che di fatto ora porta la prima donna della Storia repubblicana a palazzo Chigi. 

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