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Rampelli, denuncia choc: "Raid della sinistra a Roma, intervenga Piantedosi"

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Mentre il Partito democratico e compagni criticano la stretta anti-rave, ecco che un gruppo di ragazzi di estrema sinistra aggredisce i militanti di Gioventù nazionale. A denunciarlo è Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati ed esponente di Fratelli d’Italia. "In un crescendo di tensione artificialmente creata dalla sinistra cui abbiamo assistito in questi giorni, nelle adiacenze della storica sede centrale di via Sommacampagna, sono stati provocatoriamente imbrattati i muri intorno alla sede con scritte ingiuriose e minacce".

 

 

Ma dalle parole i "buonisti" sono passati ai fatti e quando "i ragazzi di Gioventù nazionale ripulivano i muri dalle scritte, ecco che sono stati aggrediti da cinquanta attivisti dei Collettivi e sono poi ricorsi alle cure mediche". Nella nota diffusa, Rampelli parla di una situazione preoccupante a Roma: "Sono giorni che questi teppisti arrivano ’armatì di bastoni e caschi. Questo clima deve cessare immediatamente, chiederemo al ministro dell’Interno Piantedosi di fare un’attenta azione preventiva per evitare che si inneschi una spirale di violenza contro i nostri ragazzi e al Pd di dimostrare senso di responsabilità prendendo ufficialmente le distanze dai movimenti che fanno dell’odio e dell’intolleranza una ragione di vita".

 

 

E pensare che da giorni la sinistra non fa altro che difendere il raduno di Modena e scagliarsi contro l'esecutivo e il suo ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. La ragione? Voler rendere reato i rave party, inasprendo le pene e prevedendo la possibilità di intercettare messaggi e chat. Non solo, perché stiamo parlando della stessa sinistra che si è scagliata contro gli agenti, intervenuti a La Sapiena quando gli studenti hanno occupato per protesta contro il governo l'università. E ora - viene da chiedersi - cosa diranno?

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