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Di Maio, c'è Draghi dietro la super poltrona? "Pagata la cambiale"

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Ci sarebbe Mario Draghi dietro la super poltrona per cui Luigi Di Maio è in lizza. L'ex ministro degli Esteri, dopo l'uscita dal Parlamento, è tra i nomi più quotati come inviato speciale dell'Ue nel Golfo Persico. Merito - mormora Affaritaliani.it - dell'ex premier. Più nel dettaglio, il retroscena parla di uno "scambio di favori", "una cambiale". Di Maio, dopo aver lasciato i Cinque Stelle. ha fondato un movimento. Si tratta di Insieme per il Futuro, una forza politica quasi inesistente.

 

 

E allora cosa c'è dietro? Per Affaritaliani.it l'ex ministro si è mosso "quando si è accorto che il suo acerrimo nemico Giuseppe Conte - che gli aveva sfilato il partito - voleva far cadere Draghi a cui lui si era appiccicato peggio che di una cozza sugli scogli per salvarsi. Ecco che Insieme per il Futuro, costituito da 65 parlamentari "fu usato solo come pacco di scambio". Ma le sorprese non mancarono. Nonostante la fiducia in Parlamento, Draghi ha deciso di far cadere il governo prendendo in contropiede lo stesso Di Maio. Quest'ultimo ha così deciso di unirsi a Bruno Tabacci e fondare Impegno Civico.

 

 

Anche questo tentativo naufragò alle elezioni prendendo lo 0,6 per cento ed eleggendo solo Tabacci in Lombardia. Cosa c'entra Draghi? Stando al retroscena Di Maio nel patto con Draghi "si era riservato una postilla segreta e cioè quella che se tutto fosse andato male, come in effetti è avvenuto, Mamma UE lo avrebbe salvato tramite il suo nuovo mentore Mario Draghi che come ultimo atto aveva dato il suo nome a Josep Borrell, il 'ministro' degli Esteri dell’Unione Europea. E alla prima occasione utile la cedola è stata reclamata dal ragazzo napoletano terrorizzato dal possibile ritorno sugli spalti vesuviani". 

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