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Ong, Piantedosi e il Dpcm di ferro che può "cancellare" le navi

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"Ci stiamo lavorando con i colleghi di governo, è un lavoro di coordinamento. L’importante è farlo bene e nei tempi giusti. Non andrà in cdm ma verrà poi recepito in un Dpcm". Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi prepara il decreto che dovrebbe dare una stretta agli sbarchi sulle nostre coste. Sull’ipotesi che possa essere pronto entro il 2022, ha aggiunto: "Stiamo lavorando per bruciare i tempi. Il Governo purtroppo è salito a bordo da pochissimo". L'esecutivo sta lavorando ad altissima velocità per andare a definire bene i paletti del decreto che potrebbe radicalmente cambiare la frequenza degli arrivi di immigrati nel nostro Paese.

Un decreto urgente che dovrebbe dare risposte chiare anche sul fronte delle Ong. Infatti come vi abbiamo già raccontato, la Humanity 1 e la Geo Barents hanno già tolto le ancore e si stanno per posizionare al centro del Mediterraneo per intervenire sulla rotta dei migranti. La partenza delle navi proprio in questo periodo nasconderebbe un piano ben preciso: quello di dare l'assalto ai porti italiani proprio durante le feste di Natale. Il tutto per rendere più "crudele" il volto dell'esecutivo in caso di respingimento. Il Dpcm sui flussi potrebbe dare risposte immediate sul fronte immigrazione abbattendo i tempi. Insomma Piantedosi si prepara a passare alla fase 2: quella che prevede una regolamentazione precisa degli arrivi in Italia. Per i clandestini e per le Ong stanno per arrivare dei momenti duri.

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