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In Onda, Rampelli e la verità sulle accise: "Mettiamo i puntini sulle i"

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"Mettiamo un po' di puntini sulle i": Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, ha fatto chiarezza sull'operato del governo Meloni nello studio di Concita De Gregorio e David Parenzo a In Onda su La7. "Non c'è nessuna contrapposizione tra le versioni date - ha iniziato l'esponente di Fratelli d'Italia riferendosi alle varie componenti della maggioranza - quando c'è stato questo lieve innalzamento del prezzo del carburante, qualcuno ha detto che la benzina costava due euro e mezzo. Se fosse stato vero, ci sarebbe stata una speculazione ingiustificata". Tornando sul prezzo attuale del carburante, Rampelli ha precisato che "è 1,8, più o meno quello del 2012. Si è fatta molta confusione su questo, si è alzato un gran polverone".

 

 

 

Rampelli, poi, ha continuato a fornire spiegazioni anche agli altri ospiti presenti in trasmissione, cioè Annalisa Cuzzocrea e Ferruccio de Bortoli. In particolare, a chi ha accusato la premier di non aver rispettato la promessa del taglio delle accise presente nel programma elettorale, il vicepresidente della Camera ha risposto: "Noi non abbiamo mai detto che avremmo in 60 giorni tagliato o cancellato le accise, si tratta di un investimento da costruire nel corso del tempo, abbiamo 5 anni a disposizione e cercheremo di abbassarle o eliminarle".

 

 

 

L'ospite del talk di La7 ha ribadito che gran parte delle risorse a disposizione per la manovra è stata utilizzata per aiutare famiglie e imprese col pagamento delle bollette. Poi ha aggiunto: "Lo sconto sulle accise avrebbe consumato un miliardo al mese". Troppo, insomma, per le casse dello Stato al momento. "Bisogna fare i conti con la realtà soprattutto se sei alla guida di un governo", ha sottolineato Rampelli. Che alla fine ha ricordato: "FdI all'opposizione di Draghi ha votato a favore di due decreti aiuti su tre, si può essere collaborativi e costruttivi anche stando all'opposizione".

 

 

 

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