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Pd, Paola De Micheli attacca Giarrusso: "Ci ha infangato"

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Nel Pd è partita la resa dei conti. La corsa alla segreteria è agitata dalla scelta di Bonaccini di imbarcare Dino Giarrusso tra i dem. l'ex 5s che fino a qualche tempo fa insultava i piddini, adesso vuol prendere la tessera del partito. E a criticare in modo aspro la scelta del governatore dell'Emilia Romagna è Paola De Micheli, anche lei candidata alla poltrona più alta del Nazareno: "Nella mia proposta il Pd è un partito inclusivo, aperto e plurale. E soprattutto egemone nel centrosinistra. Per questo vogliamo regolamentare la partecipazione delle associazioni culturali e tematiche con trasparenza", premette in un'intervista al Giornale.

Poi arriva l'affondo: "La vicenda Giarrusso - prosegue la parlamentare - conferma che non possiamo diventare il partito delle porte girevoli. Chi vuole aderire al Pd e fino a ieri ci ha infangato, almeno riconosca di avere sbagliato, dimostri di avere cambiato idea e ci chieda pubblicamente scusa". La sua candidatura, sottolinea più avanti, è la vera novità. "Non possiamo più essere il partito che risponde solo ai bisogni individuali dei suoi dirigenti, dobbiamo ritrovare insieme il principio vitale della partecipazione, che anima una comunità di donne e di uomini, e ricostruire insieme il desiderio collettivo di un Paese più giusto. Abbiamo perso le ultime elezioni perchè abbiamo rimosso la realtà e non abbiamo avuto l’ambizione di proporre una società nuova, che aspiri alla felicità. Non sopporto più che si discuta dei soliti temi, nei soliti modi, per questo la mia candidatura è la vera novità", conclude De Micheli.

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