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Elly Schlein, Vittorio Feltri: "Un bidone, un bluff. Durerà poco"

 Vittorio Feltri

Vittorio Feltri
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Ormai ci siamo abituati al fatto che sia una donna al vertice dei tardocomunisti, e la cosa ci lascia nella più completa indifferenza. Il fatto che la Schlein meni il torrone in casa Pd tuttavia merita un esame politico approfondito. Non sembrano importanti i suoi discorsi che ricalcano i più triti pregiudizi della sinistra notoriamente becera in quasi tutti gli aspetti della vita italiana.

Verba volant, si diceva una volta. Ma quelle della segretaria mentre volano non lasciano un segno neppure momentaneo. Non lo diciamo noi che siamo conservatori in un Paese in cui non c’è nulla da conservare. Ma i dati statistici. I cosiddetti democratici, poverini, si erano illusi che l’arrivo al vertice del partito di Elly portasse non solo una ventata di aria fresca ma pure un incremento dei consensi. Invece ciò non è avvenuto. 

Segno che i progressisti soffrono di una crisi strutturale probabilmente irreversibile. Infatti le quotazioni dei sondaggi inchiodano il Pd intorno al 18 per cento, mentre Fratelli d’Italia, nonostante gli attacchi fatui che ha ricevuto e riceve da parte degli avversari continua a veleggiare al 27 per cento, questo significa che il centrodestra unito, ovvero con l’apporto della Lega e di Forza Italia, supera il 40 per cento. Il distacco tra le due forze appare dunque incolmabile. Ciò si spiega velocemente: mentre la Meloni pur con tutti i problemi che deve affrontare, inclusa una immigrazione selvaggia incontenibile ed altre questioni delicate che pesano sul suo groppone, sta dimostrando di essere concretamente abile, la sua rivale tanto lodata dalla stampa serva si sta perdendo in chiacchiere futili. 

 

Un esempio: la maternità surrogata, che interessa prevalentemente gli omosessuali e le lesbiche, gente contro la quale non abbiamo nulla, ma che ha la pretesa indigeribile di ordinare la fornitura di bambini al supermercato internazionale. Senza contare un altro aspetto dello stesso problema ossia registrare all’anagrafe neonati comprati all’estero. Solo uno sprovveduto come il sindaco di Milano, Sala, può prestarsi a una simile pratica fuori da ogni logica. Ma questi sono soltanto dettagli.

La signorina Schlein che piace alle persone che non mi piacciono non ha manifestato neppure mezza idea sul programma, appunto ignoto, che vorrebbe promettere di realizzare in campo sociale e politico in senso stretto. Lei, poverina, rappresenta il vuoto assoluto, il nulla condito con la supponenza. Per ora si è limitata a mischiare le carte nel Pd, facendo secco Bonaccini che almeno ha un linguaggio accessibile perfino a chi è nato e abita in un comune di 2000 abitanti. In sostanza madame Elly è un bidone, un bluff. E forse proprio per questo fondamentale motivo durerà a lungo. 

 

La circostanza che ella sia una dama, non del tutto, non avrà alcun peso suppongo. Ieri Massimo Giannini, a proposito, ha detto che avere due signore a capo della maggioranza e della opposizione è molto bello, e sarebbe bellissimo che una donna dirigesse un grande giornale. Il direttore della Stampa non sa che la responsabile del Carlino, della Nazione e del Giorno è una bella e brava signora. E non sa che la capa della Magistratura è pure femmina. Ma il sesso non conta niente, conta il cervello. E si sa che la testa se la monta solo chi non ce l’ha.

 

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