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Bonaccini, spallata ad Elly Schlein: "Senza nome e cognome"

 Stefano Bonaccini

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"Non mi preoccupa solo che se ne vadano i singoli, mi preoccupa che si allontanino persone senza nome e cognome: gli elettori", dice Stefano Bonaccini, in una intervista a Massimo Giannini, direttore de La Stampa. Il presidente del Pd fa mea culpa e lancia anche una frecciata alla segretaria Elly Schlein: "Vorrei il mio partito più impegnato contro i tagli alla sanità e vorrei che venissero promosse più iniziative del Pd anziché partecipare alle iniziative degli altri. Al ministro l'ho detto: voi volete colpire la sanità pubblica e favorire quella privata. Non ce lo possiamo permettere. Perché non togliamo il numero chiuso a medicina per un po' di tempo? Il test di medicina al momento assomiglia a un quiz di Mike Bongiorno. Dobbiamo essere un partito che sa definirsi in 10 secondi: dobbiamo essere quelli che vogliono che un povero sia curato come un ricco. Io su questo ci farei la compagna di autunno".

 

 

Bonaccini vorrebbe "cominciare a vincere qualche elezione e lo dico anche agli amici Cinquestelle e Terzo Polo: nessuna basta da solo. Se volete essere alternativi alla destra, lo capisce anche un bambino che non si può prescindere del Pd. Il salario minimo mi sembra un argomento convincente per fare fronte comune. Argomenti come quelli di Tajani sull'Urss me li aspetto da uno a un bar, non da un ministro della Repubblica. Non mi sento tranquillo con me stesso se non provo a battermi senza lasciare i ragazzi pagati a 2-3 euro lordi", prosegue il governatore dell'Emilia Romagna. 

 

 

 

Sul caso Santanchè, il 26 luglio in Senato si vota la mozione di sfiducia promossa dal M5s. E, annuncia Bonaccini, "il Pd la appoggerà, lo abbiamo detto, anche se non penso sia lo strumento giusto perché ricompatterà maggioranza". Sul caso del presidente del Senato Ignazio La Russa, "quello lo trovo clamoroso. Credo che l'orgoglio di La Russa per i busti di Mussolini sia una vergogna. Per quanto riguarda le vicende più recenti, il presidente del Senato non ha facoltà di decidere se qualcuno, men che meno il figlio, sia o meno colpevole. Vedere La Russa ricoprire la seconda carica dello Stato è imbarazzante".  Ma "quello che vorrei però", conclude Bonaccini, "è che la prossima volta gli italiani ritenessero molto più capace il Pd".  

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