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Giorgia Meloni, sfida totale alla camorra: "Questo è solo l'inizio"

Fausto Carioti
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Alle parole sono seguiti i primi fatti: sulla «bonifica» di Parco Verde Giorgia Meloni ci ha messo la faccia e non vuole perderla. Così, in attesa di riuscire ad arginare l’immigrazione clandestina, la vocazione “legge e ordine” del governo di destra-centro si concentra su Caivano. Con l’impegno di passare da lì alle “altre Caivano” d’Italia: aspettiamoci nuovi blitz ad «alto impatto» (anche simbolico) come quello visto ieri nel napoletano e come quello di cinque giorni prima ad Ostia, nella roccaforte del clan Spada, dove sono stati impiegati 500 uomini in divisa. «È solo l’inizio», promette la premier, determinata a far sì che «in Italia non ci siano più zone franche». Riportare lo Stato nei territori in cui è scomparso è ormai uno dei punti in cima al programma di governo.

Con un pensiero a chi una settimana prima li aveva accusati di essere andati lì a fare «passerella», la presidente del consiglio e Matteo Piantedosi hanno inviato 400 uomini in divisa (polizia, carabinieri, guardia di finanza) nella zona che fu teatro dello stupro delle due cuginette. Nella lista dei loro sequestri figurano 44mila euro, due ordigni, 170 cartucce, incluse alcune per fucili d’assalto Kalashnikov Ak-47, materiale per il confezionamento delle dosi e ovviamente droga. Tre persone sono state denunciate. Soprattutto, nell’attivo di fine giornata c’è il segnale di un governo che vuole “riconquistare” il territorio metro per metro.

 

 

 

FUNERALE A NAPOLI
Oggi il ministro dell’Interno e quello della Cultura, Gennaro Sangiuliano, saranno a Napoli al funerale di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne ucciso all’alba del 31 agosto. E presto le operazioni ad alto impatto iniziate nelle stazioni ferroviarie delle grandi città ed estese in questi giorni ad Ostia e Caivano si replicheranno altrove: le periferie degradate dove comanda una legge diversa da quella dello Stato non mancano, nemmeno al Nord. La premier promette che quanto visto sinora «è solo l’inizio di quel lungo percorso che il governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza». È solo l’inizio anche perché il ritorno dello Stato con le armi e la divisa rappresenta una prima fase, pure a Caivano. Seguiranno investimenti sociali e culturali, e dovranno essere veloci: la Meloni ha preso l’impegno di ricostruire il centro sportivo diventato terra di nessuno e luogo di violenze, e affidarlo alle Fiamme Oro della polizia, «entro la primavera». Per questo, già domani, il consiglio dei ministri è chiamato ad approvare due decreti. Uno, il provvedimento «per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno», contiene interventi straordinari in favore del comune di Caivano e di quello di Lampedusa e Linosa. Il governo ha deciso di usare lo strumento migliore a disposizione, designando Invitalia (l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti il cui amministratore delegato è Bernardo Mattarella, nipote del presidente della repubblica) come «stazione appaltante» per la costruzione delle opere di riqualificazione.


Lo stesso decreto stanzia 30 milioni di euro per Caivano e 45 milioni per le due isole siciliane travolte dall’ondata di immigrati africani: a Lampedusa e Linosa serviranno per costruire opere di urbanizzazione, impianti di depurazione e nuovi edifici pubblici, nonché per riqualificare quelli esistenti. Il secondo decreto contiene «misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile». È ancora da definire nei dettagli, ma la premier spinge affinché domani sia pronto per essere approvato.
Conterrà norme contro la dispersione scolastica, che aumentano le sanzioni a carico dei genitori che non mandano i figli a scuola, e il “Daspo urbano” per i minorenni, ossia la possibilità di allontanare i giovani trai 14 e 18 anni dalle città in cui hanno commesso crimini.

LOTTA AI VIDEO PORNO
Nel testo dovrebbero trovare spazio pure le nuove regole per impedire che i minorenni accedano ai siti porno, accusati di diffondere una visione della donna come oggetto sessuale di cui l’uomo può liberamente disporre. Allo studio anche la possibilità di dare ai magistrati e alle forze dell’ordine maggiore capacità d’intervento nei confronti dei minori responsabili di reati particolarmente gravi: è il caso del 16enne che ha ucciso il giovane musicista di Napoli, che ha un precedente penale per tentato omicidio risalente a tre anni fa. Nello stesso decreto, o in uno da approvare in una seduta successiva, entreranno le misure per accelerare il rimpatrio degli immigrati con precedenti criminali che si rendono colpevoli di reati di particolare ferocia, e introdurre pene più severe a carico chi commette violenze ai danni delle forze dell’ordine. Di questi provvedimenti, oltre che delle priorità della manovra (poche cose ma buone, che i soldi scarseggiano), Giorgia Meloni ha discusso ieri sera con i parlamentari e i ministri del suo partito nella cena che li ha riuniti a palazzo Brancaccio. 

 

 

 

 

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