Cerca
Cerca
+

Caivano, il CdM: niente stretta sui siti a luci rosse, tutti i dettagli

  • a
  • a
  • a

Nel Dl Caivano, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, non ci sono il divieto o la limitazione di accesso per i minori ai siti pornografici ma l'obiettivo è arrivare al parental control automatico su tutti i device, per permettere ai genitori di monitorare gli accessi dei figli. Il governo conferma le indiscrezioni sulla nomina di Fabio Ciciliano come commissario alla riqualificazione del Comune alle porte di Napoli, un delle più importanti piazze di spaccio d'Italia. E introduce nuove misure più stringenti per minori di 14 anni, genitori, porto d'armi e spaccio.


 

 


MELONI: "IL LAVORO DURERA' ANNI"
Arriva per ultima, la premier Giorgia Meloni, si scusa e poi spiega. "Ci tenevo particolarmente a essere presente oggi. Il lavoro per riqualificare Caivano durerà qualche anno con una presenza cadenzata del governo, ho detto ai ministri che ognuno di loro deve andare per portare i propri 'mattoni'. Inviamo un commissario che possa parlare con tutti gli attori e insieme facciano un lavoro che durerà molto tempo". "Tutte le norme che abbiamo introdotto non sono solo repressive e di prevenzione. Se l'uso dei minorenni si è allargata nelle pratiche criminali è anche perché per le organizzazioni non ci sarebbero state particolari conseguenze legali per questi giovanissimi". "Anche il ruolo dei genitori in queste dinamiche torna spesso, così come nel filone della dispersione scolastica. Per questo penso che il giudice minorile possa intervenire fino alla revoca della potestà genitoriale. Dopo Caivano ho scoperto che se non mandavi tuo figlio a scuola la pena era pagare 30 euro. Oggi diventa un delitto, ti fai fino a 2 anni di carcere e rischi di vederti revocata la potestà genitoriale". La premier riconosce poi la complessità della materia, soprattutto sul fronte dei siti a luci rosse e della privacy: "Possibile che si sia sfuggito qualcosa ma non avremo problemi a porre rimedio e intervenire di nuovo".

 

MANTOVANO: "MODELLO CAIVANO DA REPLICARE"

Il decreto contro il disagio giovanile "prende spunto dalla visita del governo a Caivano dopo il terribile fatto di cronaca: vogliamo individuare un modello di intervento che varrà nell'immediato per Caivano ed in seguito anche per altre aree particolarmente degradate". Lo ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nel corso della conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri. Il decreto "individua un metodo di intervento che non considera solo la piaga della criminalità minorile ma anche l'offerta di qualcosa di positivo e alternativo alla strada e allo spaccio", ha aggiunto il sottosegretario. "Il I articolo" del cosiddetto Dl Caivano "prevede una struttura commissariale con a disposizione 30 milioni di euro per un primo intervento di risanamento del territorio e il passo prioritario sarò il ripristino del centro sportivo" Delphinia, che era un "fiore all'occhiello del territorio", teatro dello stupro di gruppo delle due cuginette di 10 e 13 anni che ha riacceso i riflettori sul Parco Verde.

 

NORDIO: "INTERVENTI SULLA RESPONSABILITA' DEI GENITORI" 

"Siamo intervenuti anche sui genitori, perché sappiamo bene che spesso da lì viene lo sprezzo delle regole: quando è coinvolto un minore, il pm potrà segnalare al tribunale dei minori la situazione. Questo è importante per la responsabilizzazione dei genitori, perché può essere anche un primo passo verso la perdita della potestà genitoriale", ha quindi aggiunto il ministro della Giustizia Carlo Nordio. "Viene rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l'abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore". "Non si è minimamente intervenuti sull'imputabilità del minore", sottolinea il ministro. "Si è letto - ha chiarito - che si voleva abbassare la responsabilità penale dai 14 ai 12: tutto questo sarebbe stato contrario alla razionalità e all'etica e non è stato fatto. Sono però previsti criteri preventivi di ammonimento che non hanno a che vedere con l'azione penale".
 

PIANTEDOSI: "DASPO A 14 ANNI, ARMI BIANCHE E SPACCIO"
Con il decreto contro il disagio giovanile "vogliamo affrontare il problema della violenza giovanile, specie in alcuni contesti urbani del Paese", spiega il ministro degli Interni Matteo Piantedosi. "C'è un inasprimento delle sanzioni, per adulti e minori, per il porto di arma bianca e strumenti atti ad offendere. Viene aumentata la pena per il porto d'armi in genere". Nel decreto legge Caivano si introduce anche "un aumento della sanzione per lo spaccio di lieve entità con l'arresto in flagranza del minore" e viene "abbassata la soglia del Daspo urbano ai 14enni".

ROCCELLA: "PARENTAL CONTROL SUI TELEFONINI"
"Lo stupro di Caivano ha riaperto il dibattito sull'esposizione dei minori ai siti pornografici. Tutto questo produce danni alla salute perché produce dipendenza. Gli esperti ci dicono che la prima età di accesso è di 6-7 anni. Caivano lo ha fatto emergere e Don Patricello lo ha detto proprio - è l'intervento della ministra della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità Eugenia Roccella -. Noi vogliamo sollecitare e sostenere la responsabilità educativa, in primo luogo attraverso la famiglia. Lo abbiamo fatto implementando il parental control, sono App che esistono già ma che non sono usate. Noi vogliamo che il parental control sia in prospettiva automatico, offerto in tutti i device. Come i seggiolini che hanno l'allarme in automatico". 

Dai blog