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Mestre, il dubbio di Salvini: "Riflettere sulle batterie elettriche"

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Rischia di diventare anche un caso politico il drammatico incidente di Mestre, con un autobus elettrico volato giù dal cavalcavia Rizzardi per cause ancora da chiarire e un bilancio pesantissimo di 21 morti (tutti turisti stranieri, di ritorno al loro campeggio di Marghera dopo una gita a Venezia, e l'autista Alberto Rizzotto, unico italiano a bordo).

"Non è un problema di guardrail", ha subito chiarito il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto all'evento per i 20 anni di Sky, smentendo così le indiscrezioni delle ultime ore. Accanto a chi parlava di protezioni vecchie e in via di sostituzione sulla bretella Venezia-Marghera si erano aggiunte le parole dell'ad dell'azienda di trasporto del bus La Linea,  Massimo Fiorese, che dopo aver visionato il video e l'attimo preciso in cui il bus svolta a destra sulla rampa e con manovra improvvisa vola giù, ha detto che i guardrail "sembravano una ringhiera".

 

 

 

"E' presto per dare commenti - ha aggiunto il vicepremier Salvini -, qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo".

 

 

 

Parole, queste, che riecheggeranno parecchio nei prossimi giorni e potrebbero diventare addirittura un tema di campagna elettorale per le elezioni europee del 2024, già ampiamente cominciata. Tema caldissimo, visto la svolta "green" imposta da Bruxelles e l'impatto che le misure di transizione ecologica prese dalla Commissione Ue hanno, ogni giorno, non solo sul settore dell'automotive (con elettrico e ibrido chiamati a sostituire i tradizionali motori a diesel e benzina) ma su quasi ogni aspetto dei cittadini europei.

 

 

 

"Eventi come questi non sono imputabili a velocità e distrazione", spiega ancora Salvini, secondo cui "la sicurezza su strada e sui cantieri è fondamentale, ma poi il fattore umano resta fondamentale nel bene e nel male". L'ipotesi più probabile resta quella del malore dell'autista, evento "su cui nessun codice della strada può intervenire". "Sulle strade italiane ogni anno perdiamo più di 3mila vite, quindi abbiamo approvato delle nuove norme che ora sono all'esame del Parlamento e spero che diventino legge entro Natale". 

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