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Strage a Mestre, Zaia: "Dinamica incomprensibile". La manovra dell'autobus

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"Una dinamica incomprensibile". Luca Zaia commenta così, a caldo e ancora sconvolto, l'apocalittico incidente avvenuto intorno alle 19.30 a Mestre: un autobus elettrico che stava riportando al campeggio Hu di Marghera decine di turisti stranieri dopo una gita a Venezia è precipitato giù dalla rampa del cavalcavia Rizzardi.

Un volo di 10 metri, dopo il quale il mezzo ha preso fuoco. Tragico il bilancio, ancora provvisorio: 21 morti, tra cui due bambini e un adolescente, e 15 feriti, tra i quali alcuni gravi. Tra le vittime anche l'autista Alberto Rizzotto, unico italiano deceduto. Guidatore "esperto", come l'hanno definito i colleghi. Proprio sui suoi ultimi secondi di vita si concentreranno ora le indagini degli inquirenti, chiamati a chiarire la dinamica dell'incidente.

 

 

 

"L'autobus era recentissimo, del 2022, in un tratto di strada oggettivamente non problematico", ha spiegato Zaia. "Non ho memoria che sia accaduto qualcosa di così grave. Non escluso che tra le causa possa esserci un malore, altre spiegazioni umanamente non riesco a darmele". E proprio questa sempra la pista più probabile.

 

 

 

Rizzotto era entrato in turno appena 90 minuti prima, quindi la tesi della "stanchezza" al momento non regge. Più probabile un "blackout fisico", anche perché dalle prime ricostruzioni sembra che l'autista abbia approcciato in maniera canonica e a velocità moderata la rampa del cavalcavia, per poi perdere improvvisamente il controllo senza segni di frenata. Attenzione anche al guardrail, sfondato, che non è riuscito ad attutire la caduta. 


"Sarà doveroso chiarire la causa perché chi ha un caro che ha perso la vita ha diritto di conoscere la verità", prosegue il governatore leghista. "Penso che su un'arteria del genere ci siano tante telecamere, ci aiuteranno a far luce sulle cause". Su quel cavalcavia "passano ogni giorno migliaia di veicoli. Non mi pare fosse particolarmente pericoloso". 

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