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Sciopero, Bombardieri "minaccia" Salvini: "Precettazione? Ne trarremo le conseguenze?"

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"Ne trarremo le conseguenze". Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil e compagno del collega della Cgil Maurizio Landini nella battaglia sullo sciopero generale indetto venerdì 17 novembre, sembra quasi minacciare il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che in questi giorni sta avvertendo i due sindacati della possibilità di precettare i lavoratori e garantire delle finestre di servizio agli italiani.

Poche ore fa, il Garante per gli scioperi ha peraltro definito illegittimo lo "sciopero generale" convocato da Landini e Bombardieri, sostenendo che si tratta di uno sciopero multisettoriale e come tale deve garantire le classiche finestre orarie di garanzia.

 


  
"Noi lo sciopero non lo ritiriamo. Abbiamo già mandato una lettera alla Commissione di Garanzia nella quale per senso di responsabilità abbiamo escluso il trasporto aereo, anche perché non sono stati identificati i voli, come si sarebbe dovuto fare, che avrebbero in qualche modo permesso di rispettare le fasce di garanzia. Se si arriva alla precettazione, la sensazione è che si mette in discussione il diritto di sciopero in questo Paese", sono le parole del segretario nazionale della Uil, rispondendo al vicepremier Salvini, oggi a Firenze, a margine dei lavori del consiglio regionale toscano del sindacato. 

 

"Lo sciopero non è messo in discussione - ha aggiunto Bombardieri -. Aspettiamo di vedere se e quali settori che saranno precettati. Ricordo che ci sono le fasce di garanzia anche nei settori pubblici. Quindi una precettazione non serve. Se la scelta del Governo è questa ne trarremo le conseguenze". Il dialogo tra le parti sociali, insomma, sembra molto, molto complicato. Anche perché c'è chi in Parlamento tifa per la serrata. Il Pd, infatti, ha chiesto la convocazione dello stesso Garante per gli scioperi in commissione Lavoro per chiedere conto del suo parere. 
 

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