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Landini e lo sciopero, "chi c'era seduto al suo fianco. Il cugino?"

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"Un sindacalista, seduto accanto a Maurizio Landini, ha attaccato duramente la Commissione di garanzia e si è lamentato per aver ricevuto insulti. Gravissime le sue insinuazioni, mentre tenderemmo a escludere gli attacchi: la sua identità è sconosciuta e pensavamo fosse solo l'accompagnatore di Landini nella scampagnata del weekend lungo. Forse un cugino?": a dichiararlo in una nota è il deputato della Lega Luca Toccalini. 

Durante la conferenza stampa convocata questo pomeriggio dai sindacati Cgil e Uil, Maurizio Landini, a seguito della precettazione decisa dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ha detto: "Se avessimo confermato le modalità degli scioperi, le sanzioni sarebbero state a carico solo dei sindacati. Con la precettazione, si mettono a rischio lavoratrici e lavoratori che volevano partecipare allo sciopero, con sanzioni non solo economiche ma anche penali. Per tutelare i lavoratori, lo sciopero dei trasporti sarà dalle 9 alle 13".

 

 

 

Subito dopo questa decisione, anche il leader della Lega è intervenuto per dire la sua e in un video postato sui social ha detto: "Venerdì si viaggia, il diritto allo sciopero è garantito ma per 4 ore, dalle 9 alle 13. Quindi niente Italia bloccata o in ginocchio giorno e notte, ma solo 4 ore di diritto allo sciopero, come era giusto che fosse. Non ha vinto Salvini. Hanno vinto il buonsenso, il rispetto della legge e il diritto al lavoro, alla salute, allo studio e alla mobilità di decine di milioni di italiani".

 

 

 

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