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Vicenza, Rifondazione attacca i poliziotti: "Presunta violenza dei centri sociali"

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Gli scontri di Vicenza sono una macchia indelebile su quel mondo della sinistra che strizza l'occhio ai centri sociali e ai filo-Gaza che tifano per Hamas. Negli scontro alla Fiera di VicenzaOro almeno dieci poliziotti sono rimasti feriti. Indignazione da parte del centrodestra che ha risposto col pugno di ferro e frasi di condanna anche da alcuni esponenti del Pd.

Ma a sinistra c'è chi mette nel mirino addirittura i poliziotti feriti e lo fa con parole chiare che quasi certamente faranno discutere: "È vergognoso che le forze politiche, dai fascisti di FdI fino al Pd, attacchino gli attivisti che oggi sono stati caricati più volte e violentemente dalla celere. Noi di Rifondazione Comunista condanniamo la violenza immotivata contro i manifestanti che stavano legittimamente contestando la presenza di uno stato come Israele nella fiera di VicenzaOro. È insopportabile l’ipocrisia di partiti che sono complici del genocidio a Gaza e della pulizia etnica in Cisgiordania ma condannano la presunta violenza di manifestanti manganellati dalla polizia. Il senatore del PD Martella invece di condannare i giovani dovrebbe vergognarsi per la mancata partecipazione del suo partito alla grande manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese. Il PD è complice del governo nel sostegno al governo criminale di Netanyahu", hanno affermato Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Paolo Benvegnù, segretario regionale Veneto del Partito della Rifondazione Comunista.

 

 

E a riportare la sinistra sulla terra ci ha pensato il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione: "L'’assalto dei centri sociali allo stand israeliano della fiera di Vicenza è un fatto di una gravità inaudita. L’antisemitismo mascherato da antisionismo della sinistra sta montando sempre più, fino ad assumere forme violentissime. Dovrebbe esserci una condanna netta e clamorosa, invece c’è solo un silenzio assordante. Le posizioni ambigue e ondivaghe della sinistra su Israele non contribuiscono a smorzare questa inaccettabile deriva". 

 

 

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