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Lega, pressing sul terzo mandato: quali sono i nomi in ballo

Fabio Rubini
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 Nell’agenda della Lega di Matteo Salvini non ci sono solo gli agricoltori e le loro rivendicazioni. Ieri il Carroccio ha riaperto anche il fascicolo che riguarda il decreto elettorale e in particolare l’allargamento del terzo mandato per tutti i sindaci, indipendentemente dal numero degli abitanti del Comune amministrato, ma soprattutto per i governatori di Regione.

L’emendamento è stato presentato in Commissione Affari costituzionali. L’emendamento, che amplierebbe le concessioni fatte nelle scorse settimane ai Comuni più piccoli (sotto i 15mila abitanti) potrebbe essere elemento di frizione in maggioranza, anche perché parte dell’opposizione - un pezzo del Pd e Azione sono favorevoli a togliere il limite sul numero dei mandati. Alla Lega servirebbe per blindare il Veneto con Luca Zaia. Per contro Fratelli d’Italia ha più volte manifestato la sua contrarietà ad estendere alle Regioni la possibilità di ricandidatura dell’uscente dopo il secondo mandato. In parte perché vorrebbe un suo candidato proprio in Veneto, in parte perché vorrebbe comunque ampliare numericamente il numero di governatori meloniani.

 

 

 

A favore, se fosse in parlamento, voterebbe certamente il sindaco di Bari Antonio De Caro, che è anche presidente nazionale dell’Anci, l’associazione che raggruppa i Comuni italiani. «Siamo l’unico Paese europeo oltre al Lussemburgo con un limite di mandati per i sindaci. Negli altri Paesi europei non c’è nessun limite. Noi - ricorda De Caro - come Consiglio nazionale dell’Anci, abbiamo chiesto all’unanimità l’eliminazione dei mandati o di arrivare a tre mandati perché lo riteniamo giusto». E ancora: «Se abbiamo dato il terzo mandato a 7.200 Comuni, fino a 15mila abitanti, ritengo che anche gli altri 730 debbano avere la stessa possibilità. Per questo abbiamo scritto una lettera a tutti i parlamentari, che non hanno limite di mandato».

 

 

 

D’accordo con il terzo mandato c’è anche Azione di Carlo Calenda che punzecchia la maggioranza: «Per quello che ho capito io il terzo mandato verrà fatto dopo le europee e bisognerà vedere se il governo avrà la forza di annullarlo. Io credo di no- chiude il leader di Azione parlando da Napoli - e quindi De Luca correrà ancora». Nella giornata di ieri Matteo Salvini ha toccato altri due temi particolarmente cari alla Lega. Il primo riguarda le partite Iva «che crescono. Lo confermano i dati della Cgia di Mestre, segnalando una ripresa rispetto al recente passato. Per la Lega è una soddisfazione doppia, perché raccogliamo i frutti anche della flat tax che prima abbiamo introdotto per i redditi fino a 65mila euro, e poi abbiamo esteso fino a 85mila euro».

 

 

 

Da Alghero, invece, dove ha dato il via al lavori di allargamento della Sassari-Alghero, il vicepremier è tornato a parlare del nuovo codice degli appalti: «Fa specie che oggi stiamo festeggiando la fine dell’iter di un’opera il cui progetto definitivo è del maggio 2003. Se dopo 21 anni la strada a quattro corsie tra Sassari e Alghero non è ancora completata vuol dire che c’è qualcosa nella normativa che non va, speriamo di eliminare definitivamente certe lungaggini grazie al nuovo codice degli appalti e alle semplificazioni» ad esso connesse. Salvini ha poi ricordato ai sardi che «ci sono 5 miliardi di opere in mano ad Anas qui in Sardegna, speriamo in questi annidi far vivere all’isola quel rinascimento che non ha vissuto negli ultimi decenni». Certo, chiosa il vicepremier, «mi aspetto che saranno in servizio attivo permanente i professionisti del no, ma conto che la tabella di marcia venga rispettata». 

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