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Basilicata, Pd a picco: "Prima cosa, chiedere scusa". Chi silura Elly Schlein

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Uno "spettacolo poco edificante". Gianni Cuperlo, deputato del Pd, intervistato lunedì a Un giorno da pecora su Rai Radio 1 non è andato leggero sul caos del centrosinistra in Basilicata

"Mi sono stupito nel vedere Renzi e Calenda che appoggiano Bardi, in special modo per la scelta di Carlo. Se scegli un campo quello deve essere il tuo campo". E ancora: "se potessi dare un consiglio al nostro candidato in Basilicata (l'ultimo dei 5 già bruciati dovrebbe essere, condizionale d'obbligo, Piero Marrese, dem presidente della Provincia di Matera, ndr) gli direi di iniziare a girare palmo a palmo la regione anche chiedendo scusa per l'immagine che abbiamo offerto, magari dicendo 'abbiamo compiuto degli errori e abbiamo dato un'immagine sbagliata di quella che deve essere una coalizione'. Forse - ha concluso Cuperlo - in questo modo si recupererebbe quel tanto di credibilità necessaria".

 

 

 

Dalle pagine della Stampa, l'ex sfidante di Matteo Renzi alle primarie dem rincara la dose: "La prima cosa che mi viene da dire è che sarebbe giusto chiedere scusa. Gli elettori vanno rispettati e la prima condizione per confermare o conquistare la loro fiducia è non deluderli". Il suo è un duro attacco politico alla gestione complessiva del Partito democratico: "In questi mesi Elly Schlein e il Pd hanno dimostrato generosità. Siamo consapevoli di essere la forza maggiore, senza di noi un'alternativa non è possibile, ma da soli non bastiamo. Il punto è far vivere un'alleanza più larga con le altre opposizioni, il civismo, spinte sociali, movimenti". 

 

 

 

Il problema, gli fanno notare, "pare il rapporto con M5s". "In Sardegna non siamo stati subalterni. Siamo stati unitari e oggi al governo c'è una bravissima presidente (Alessandra Todde, ndr) mentre il Pd ha ottenuto un consenso doppio rispetto al M5s - replica l'onorevole -. Non bisogna avere timore delle scelte quando sono mosse da coerenza e concretezza. La segretaria fa bene a camminare sul sentiero che ha scelto. Poi è evidente che in una corsa dove ci si passa il testimone le condizioni per vincere sono almeno due: correre tutti nella stessa direzione e quando serve passarsi il testimone. Meno di questo e si guardano gli altri tagliare il traguardo".

 

 

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