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Redditometro, la Meloni: "Ho incontrato il viceministro Leo, decreto sospeso"

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"Oggi ho incontrato il viceministro Leo, ci siamo confrontati sui contenuti del decreto" sul redditometro "che era stato predisposto dagli uffici del ministero dell'Economia e delle Finanze e siamo giunti alla conclusione che sia meglio sospendere questo decreto, in attesa di ulteriori approfondimenti". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video pubblicato su Instagram. 

"Nessun Grande fratello fiscale sarà mai introdotto da Fratelli d'Italia, dal centrodestra e da questo governo - ha aggiunto la premier -. Noi siamo sempre stati contrari a meccanismi invasivi come il redditometro, applicati a persone oneste. E la nostra posizione non è cambiata. Abbiamo ereditato, però, una situazione molto pericolosa, nella quale non c'è alcun limite al potere discrezionale dell'amministrazione finanziaria di contestare incongruenze tra il tenore di vita e il reddito dichiarato"

 

 

 

"Da qui - sottolinea il presidente del Consiglio nel suo videomessaggio - la necessità di emanare un decreto ministeriale che prevedesse precise garanzie per i contribuenti. Quel decreto ha, però, prodotto diverse polemiche".

 

 

 

Dopo avere annunciato la sospensione del provvedimento, Meloni ha concluso: "Il nostro obiettivo è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno, inaccettabile, ad esempio di chi si finge nullatenente, ma gira con il Suv o va in vacanza con lo yacht, senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni". 

 

 

 

"Bene che il governo, come auspicato con grande chiarezza dalla Lega, abbia deciso di stoppare il Grande Fratello fiscale. Avanti con il buonsenso", sono le parole con cui il vicepremier. ministro delle Infrastrutture e dei trasporti nonché leader della Lega Matteo Salvini ha accolto il videomessaggio della Meloni. E in una nota la stessa Lega rilancia: "Non basta la sospensione, serve il superamento" del decreto sul redditometro. Non a caso, riferiscono "beninformati" all'agenzia Adnkronos, la volontà del governo è quella di un restyling che "ci sarà e sarà radicale". Tradotto: la norma verrà smantellata, "limandola fino all'osso. E sforbiciando in maniera netta gli indicatori che faranno scattare l'allarme".

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