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G7, "passo indietro dei diritti Lgbt nel comunicato finale": altra bufala smentita da Palazzo Chigi

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Si è scatenato il putiferio dopo la notizia diffusa da Bloomberg che avrebbe visionato una bozza di comunicato del G7 in cui sostanzialmente si affermava che la partecipazione di Papa Francesco al vertice dei leader del Gruppo dei Sette "vedrà un significativo passo indietro in termini di diritti Lgbt. I riferimenti alla protezione della "identità di genere" e dell'"orientamento sessuale" delle persone Lgbt non si trovano nella bozza del comunicato finale, ma erano nella dichiarazione dello scorso anno quando i leader si incontrarono in Giappone, scrive l’agenzia. 

Una notizia che è stata subito smentita da Palazzo Chigi. "La notizia pubblicata da Bloomberg, secondo la quale nel comunicato finale G7 potrebbe essere tolto ogni riferimento ai diritti delle persone Lgbt, è priva di ogni fondamento", dichiara una fonte della presidenza italiana del G7. "La presidenza italiana smentisce categoricamente questa ricostruzione", conclude.

Neanche il tempo di smentire la cosa che Cecilia Strada arrivando al Nazareno per la riunione dei neoeletti Pd in Ue attacca: "Ogni volta che non mettiamo per iscritto un diritto, lo togliamo a qualcuno. Mi auguro ricompaia nel testo finale. Se non ci sarà, saremo arrabbiati ma non sorpresi perché questo è un governo che i diritti li toglie". E a smentire totalmente le illazioni circolate in queste ore  c'è l'annuncio che nella bozza finale del documento che sarà sottoscritto dai componenti del G7 c'è proprio un riferimento alla tutela dei diritti Lgbt. 

 

 

 

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