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Lega, il primo vicesegretario che non viene dal Nord: la scelta di Matteo Salvini

Matteo Salvini

Francesco Storace
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A sud del Po probabilmente era stato tra i primissimi a raccogliere l’appello di Matteo Salvini e della sua nuova Lega. Ed ora ne diventa vicesegretario nazionale ed è un fatto davvero nuovo per quello che era il partito identificato in una sola area del Paese: Claudio Durigon fa un grande salto in avanti nelle gerarchie leghiste, e assieme ad Andrea Crippa e al veneto Alberto Stefani saranno i dirigenti più vicini al leader.

In particolare – mentre per Crippa è una conferma nel ruolo – sia Durigon che Stefani sono stati la notizia del direttivo federale che Salvini ha riunito ieri per far condividere le nomine: i due prendono il posto, come vicesegretari, di Lorenzo Fontana e Giancarlo Giorgetti, rispettivamente presidente della Camera e ministro dell’Economia. Un avvicendamento assolutamente concordato ai vertici del partito. A destare curiosità è soprattutto l’incarico conferito a Durigon. Egli ha coordinato la campagna elettorale delle europee per la Lega dal Lazio in giù e ha portato a casa ottimi risultati, con percentuali vicine a quella nazionale del 9 per cento. Anzi, superata in Calabria col 9,19. In Abruzzo il 7,95, in Molise addirittura il 17,10 con l’ottimo risultato della candidatura di Aldo Patriciello, in Sicilia il 7,47, e via discorrendo.

 

 

Il lavoro di squadra e nei territori – con buone liste e candidature – ha consentito a Salvini di dimostrare la potenzialità della Lega nel Mezzogiorno. Che servirà anzitutto per confermare al referendum – se sarà ammesso – l’autonomia differenziata nel solco della riforma approvata dal Parlamento in coerenza con il programma elettorale dell’intero centrodestra. (Ed è significativo proprio il risultato ottenuto in Calabria, pur col governatore azzurro Occhiuto schierato su posizioni critiche e con la Lega in ottima posizione elettorale). La novità rappresentata dalla nomina di Durigon ha suscitato molto apprezzamento in tanta parte dei dirigenti leghisti e dall’esterno risultano significativi anche gli auguri rivolti al neovicesegretario dal leader dell’Ugl Paolo Capone.

E ovviamente c’è gioia a Latina, la città di Durigon, rappresentata dalla nota della deputata pontina Giovanna Miele: «Felicissima per l’amico Claudio Durigon oggi nominato vicesegretario della Lega. È una notizia che mi riempie di gioia e che si concretizza dopo anni di battaglie portate avanti insieme nel Lazio e a Latina dove abbiamo iniziato a condividere un progetto politico per dar voce alla nostra provincia e a questi territori. Durigon sta lavorando in maniera impeccabile al ministero del Lavoro per ridare dignità ai nostri occupati e da responsabile per il Sud ha dimostrato di saper dar voce a tutto il Mezzogiorno che meritava un’attenzione particolare, raccogliendo ottimi consensi in tutto il Meridione alle ultime elezioni europee. Questa nomina rappresenta tanto per noi ed è la certezza che nel nostro partito il merito viene sempre premiato. Congratulazioni e auguri di cuore a Claudio Durigon e al collega Alberto Stefani, anche lui neo vicesegretario del partito. Andiamo avanti insieme per Latina, il Lazio e per il nostro Paese».

E proprio Stefani rappresenta l’altro elemento di novità. Giovane, al secondo mandato parlamentare, è anche lui un fedelissimo del Capitano ed è segretario regionale del Carroccio nella regione. Anche lui ha l’entusiasmo di chi si sente chiamato ad una responsabilità assolutamente importante. Lo stesso Durigon si dice felice di collaborare per Salvini e la Lega con lui e Crippa: «Il mio impegno sarà improntato all’ascolto di tutte le istanze che arriveranno dal partito, a tutti i livelli, e dai territori: dialogo e collaborazione sono imprescindibili per individuare soluzioni efficaci e mettere in atto idee e progetti che daranno nuova linfa al grande progetto politico della Lega». E chi lo conosce sa quanto è forte la sua capacità operativa.
Resterà deluso chi non credeva che fosse possibile, nella Lega, vedere una personalità proveniente da realtà diverse dal Nord crescere fino ad un incarico di quel livello: qualcuno si morderà le mani...

 

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