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Rita Dalla Chiesa, lo sfogo sul processo Open Arms: "Ora dove siete? Vergogna"

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La richiesta dei pm per il processo Open Arms secondo cui Matteo Salvini dovrebbe scontare 6 anni di carcere è fuori da ogni logica. Ed è stato proprio il vicepremier a rispondere con un video sui suoi canali social smontando pezzo per pezzo le accuse delle toghe.

"Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa o processato per aver difeso i confini del proprio Paese. L'articolo 52 della Costituzione recita: la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l'Italia e gli italiani. Mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data". Poi l'affondo: "Grazie alla mia azione di governo erano diminuiti sbarchi, morti e dispersi nel mar Mediterraneo. Nell'anno precedente al mio arrivo gli sbarchi di clandestini erano stati 42.700, durante il mio mandato al ministero dell'Interno gli sbarchi si erano ridotti fino a 8.691 - sottolinea l'ex ministro dell'Interno -. Dopo di me gli sbarchi purtroppo tornarono a salire superando quota 21 mila nello stesso periodo. A questa nave spagnola non è mai stata impedita la possibilità di andare ovunque tranne che in Italia perché - conclude - non potevamo più essere il campo profughi di tutta Europa". E sulla richiesta dei giudici tutto il centrodestra ha mostrato, a partire dal premier Giorgia Meloni, tutta la propria solidarietà a Matteo Salvini. Sui social sono diventate virali, infine, le parole di Rita Dalla Chiesa che ha tuonato: "L’uso politico della giustizia. E’ un processo vergognosamente a senso unico. Delirio di onnipotenza. E il resto del governo di allora dove e’, stasera? Solidarietà a Matteo Salvini". 
 

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