Qualcuno avverta Elly Schlein: a placare gli entusiasmi di Pd e centrosinistra per la vittoria alle elezioni amministrative ci pensa... Silvia Salis, neo-sindaca di Genova. Lo ricorda Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, in una intervista a Repubblica: "Genova campanello d'allarme? Ma no, anche Salis dice che non è un messaggio al governo. Poi è chiaro che quando gli elettori votano, bisogna sempre accoglierne l'esito. E dunque, buon lavoro a Salis e Barattoni (il sindaco di Ravenna, ndr). Va detto che si tratta di città storicamente di sinistra, quindi non siamo sorpresi". D'altronde, il teatrino è il solito e, va detto, spesso recitato a parti invertite: quando si vince, le comunali diventano sempre un "test nazionale".
Quando si perde, diventa solo un "voto locale". La verità come sempre sta nel mezzo, ma al Nazareno farebbero bene a non sottovalutare i sondaggi che danno all'unanimità FdI saldamente primo partito intorno al 30% e la coalizione di governo di centrodestra maggioranza con amplissimo margine sulle opposizioni, neppure troppo unite.
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L’esito delle elezioni comunali a Genova ha premiato la rappresentante della coalizione di centro-sinistra, Silvia..."In diversi Comuni ha vinto il centrodestra - sottolinea Bignami -. Io rilevo un altro problema: il centrodestra da tempo affronta una difficoltà a identificare dei candidati sindaci in sintonia con gli elettori delle grandi città. Vengono dalle professioni, faticano a lasciare aziende o attività per fare i sindaci. A sinistra c'è invece un apparato di partito. Per me non c'è una diretta correlazione tra il giudizio sulle comunali e quello sul governo, ma non sottovaluto i prossimi passaggi: penso alle grandi città che andranno al voto a breve, da Milano a Roma, da Napoli a Bologna e Torino. Dobbiamo trovare dei nomi all'altezza".
Silvia Salis insulta la destra e i suoi elettori: "Non c'è paragone"
Silvia Salis non sa vincere. La vittoria alle Comunali di Genova è di certo una innegabile affermazione del centr...La sinistra, tra Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, più gli eventuali cespugli sparpagliati tra l'area più radicale e quella più moderata e centrista, non sembra ancora pronta per presentarsi unita, sebbene Schlein parli già di un fantomatico voto anticipato. "Per loro il problema non è vincere, semmai governare - puntualizza ancora il meloniano -. Sono senza un programma condiviso e quando si ritrovano al governo durano poco. Pensate alle loro divisioni su immigrazione, politica estera, industria. Tajani e Salvini? Quando si trovano in Parlamento, votano tutti insieme. È la sinistra che quando vota ricorda il vestito di Arlecchino".
Daniele Capezzone: "Doccia ghiacciata per Elly. Dopo il voto..."
Nel suo "Occhio al caffè" Daniele Capezzone analizza i principali fatti che trovano spazio sui principa...Capitolo Regionali: "Sono cosa diversa rispetto alle comunali. E hanno certamente un significato più politico, ma sono sempre elezioni territoriali. Il nostro obiettivo è confermare la maggioranza nelle due Regioni in cui già governiamo, Veneto e Marche. In Veneto per noi è importante scegliere il profilo giusto. Decideranno i leader, con il territorio. È però un fatto che FdI ha oltre il 30% in quella regione. Il che non significa prenotare la candidatura. Ma certo non possiamo ignorare questo dato". E questo, invece, è un avvertimento gli alleati leghisti e forzisti.