In giro da settimane per promuovere il suo ultimo libro, Genocidio, il cui titolo secco lascia spazio a ben poche interpretazioni, la giornalista e scrittrice israelo-palestinese Rula Jebreal è stata ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, il talk di approfondimento politico e sociale di La7, in onda ogni martedì in prima serata. Floris le chiede: “Bisogna riconosce che a Gaza è in corso un genocidio, perché è l'unico modo per fermarlo, ma anche perché?”.
La Jebreal spiega: "A differenza di tutti gli altri crimini, il genocidio obbliga gli Stati che hanno firmato la ‘Convenzione del genocidio’ a intervenire prima che ci sia una sentenza. È molto diverso dai crimini di guerra, dai crimini contro l'umanità. Che sia un genocidio lo ha riconosciuto la Corte internazionale di Giustizia e ha emesso tre ordini consecutivi per tutti i Paesi di intervenire immediatamente per salvare i civili. Tutti gli esperti più importanti al mondo, i giuristi italiani e la legge italiana stessa del 1967 dice che il rischio di pulizia etnica equivale a un genocidio e bisogna intervenire. Il rischio vero – prosegue nell’arringa la giornalista - è che i nostri governi occidentali non solo non fanno nulla pur con questi obblighi e Israele continua a uccidere i palestinesi, ma in futuro rischiano di finire sotto processo per complicità, vendita di armi, mancata prevenzione del genocidio. Se non lo diciamo apertamente la ‘Convenzione del genocidio’ si svuota completamente del suo potere”.
Bocchino e Rula Jebreal, rissa mostruosa sul Nove
Scontro al calor bianco tra Italo Bocchino e Rula Jebreal, ospiti entrambi di Luca Sommi ad Accordi e disaccordi, talk d...Floris, allora, le ricorda che in Israele c’è anche un’opposizione, ma per la Jebreal non basta: “L'opposizione vera, interna, è molto piccola e ha bisogno di strumenti e pressione esterna, le sanzioni e l'embargo di armi e che la comunità internazionale difenda il diritto internazionale. C’è bisogno che Netanyahu, Smotrich, Ben-Gvir, i ministri della difesa vengano processati, abbiamo bisogno di una nuova Norimberga per poter restituire a Israele una prospettiva futura, salvare i palestinesi e salvare l'Occidente, perché è la reputazione dell'Occidente che viene distrutta".
Rula Jebreal: attacco dal palco sul governo
Non poteva mancare l'attacco all'esecutivo dalla piazza pro-Gaza di Roma. E a firmarlo è la giornalista R...E gli Stati Uniti, invece, cosa vogliono? La giornalista è poco ottimista: "Cosa vuole Trump, perché in questo momento domina la società, 77 milioni di americani hanno votato per lui ed è la triste realtà. Lui non vorrebbe ordine mondiale, non vorrebbe regole, diritto internazionale, sta violando il diritto americano, sta attaccando giudici, magistrati, giuristi, Harvard, sta distruggendo i principi della democrazia americana. Sulla politica estera a lui va benissimo un mondo dominato da imperialismi. Per lui Netanyahu è un alleato, Putin è un alleato, Orban è un alleato. L'Europa deve prepararsi a una fase in cui gli Usa che la difendono attraverso la Nato non c'è più".
E l’Italia? È tutta pro Trump? Rula non la pensa così: "Ho visto un'altra Italia, quella in piazza, con centinaia di migliaia di persone. Ho visto un sondaggio che dice che gli italiani vogliono il diritto internazionale, la legalità internazionale, ma vogliono anche un'opposizione unitaria che metta al centro della propria agenda diritti umani, diritti civili, diritto internazionale".
Rula Jebreal contro Israele, guarda il video di DiMartedì su La7