Giorgia Meloni, elogi anche dal britannico "Times": la Caporetto della sinistra italiana

giovedì 31 luglio 2025
Giorgia Meloni, elogi anche dal britannico "Times": la Caporetto della sinistra italiana
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Dopo gli Stati Uniti e la Francia, tocca alla Gran Bretagna elogiare Giorgia Meloni. E per le opposizioni è una specie di Caporetto, dal momento che la premier finisce in prima pagina addirittura sul Times, uno dei più prestigiosi giornali al mondo. Con un editoriale che invita il primo ministro britannico Keir Starmer (laburista) a "prendere esempio" dalla leader di Fratelli d'Italia. Più smacco di così, per la nostra sinistra, non si potrebbe. 

La presidente del Consiglio, già celebrata da giornali come Figaro e Time, viene definita dall'editoriale firmato da Edward Lucas (osservatore speciale delle cose italiane, visto che ha casa sul Lago di Como) "schietta" e "grintosa", "la prima leader italiana eletta da decenni a fare una figura seria sulla scena internazionale", oltre a godere di una "popolarità interna" senza pari tra i grandi Paesi europei. 

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L'editorialista britannico si dice stupito e ammirato anche per le "gru e impalcature" che abbondano nei paesi nella zona del lago che fino a poco tempo fa "sembravano destinati allo spopolamento e al declino". L'articolo arriva circa un mese dopo un podcast di Times Radio che etichettava Meloni come la "superstar politica d'Europa". Per il quotidiano britannico, oggi in Italia "i treni sono puntuali e puliti" (chissà, magari qualcuno nel Pd proverà a trovare in queste prove la conferma del pericolo-fascismo...). E il Paese, nota anche, "spende solo l'8,4% del reddito nazionale per la sanità (noi spendiamo un terzo in più) e ottiene risultati migliori". 

Secondo Lucas, "considerando il potere d'acquisto, gli italiani sono ora più ricchi dei britannici. E vivono anche più a lungo. Milano, capitale commerciale del Paese, e la Lombardia, la sua regione prosperano, con le Olimpiadi invernali di febbraio che offrono ulteriore stimolo e visibilità". Ultimamente, nota Lucas, "soldi e persone si stanno trasferendo in Italia. Un regime fiscale leggero alletta i super-ricchi". Il quotidiano britannico, di proprietà della News Corp di Rupert Murdoch, ricorda che "l'ultima indagine del Fmi sull'economia italiana ne elogia la disciplina fiscale; non un punto di forza tradizionale". E oggi "ogni immobile adibito a locazione turistica ora espone pubblicamente il proprio codice fiscale Cin, introdotto a gennaio, che rende gli affitti turistici visibili al Fisco". 

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Per il Times, "se la sua coalizione, ben affiatata, manterrà la rotta fino alle elezioni del dicembre 2027, avrà guidato il governo più longevo della storia italiana (che è già al quinto posto). In un Paese in cui la politica era un tempo una scelta tra pagliacci imbroglioni e tecnocrati inariditi, la sua schiettezza e la sua grintosa storia di fondo sono ben accette. Nessun altro leader di un grande Paese in Europa può eguagliare la sua popolarità interna". Inoltre, ha una posizione "vivacemente amichevole nei confronti della squadra di Donald Trump".

Niente di tutto ciò, continua, "rende l'Italia perfetta. La crescita economica (sebbene migliore di quella della Germania) raggiunge a malapena l'1%. Le disparità regionali sono marcate (..). I grandi progetti edilizi sono lenti e costosi. L'opacità, legata alla Cina e alla mafia, a volte a entrambe, circonda alcuni flussi finanziari. I fondi Ue che sostengono la ripresa dell'Italia non dureranno per sempre. Permangono preoccupazioni persistenti sulle ambizioni a lungo termine di Meloni e sulla ripulitura del passato fascista da parte del suo partito". Eppure, conclude, "da un punto di vista britannico, trovo un conforto perverso nella svolta dell'Italia. Il suo malessere sembrava inevitabile, frutto di istituzioni screditate, una stretta demografica, debiti enormi, un divario tra Nord e Sud e cittadini che non vedevano sbocchi per i propri talenti. Ma il pessimismo era eccessivo. Se l'Italia può riprendersi, perché non possiamo farlo noi?". 

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